I Consigli di lettura per le feste da Stranieriincampania

I Consigli di lettura per le feste da Stranieriincampania

 

Le festività sono ormai alle porte. Come già la scorsa estate, Stranieriincampania ha pensato di riproporre alcuni consigli di lettura, possibili spunti anche per i regali del prossimo Natale. Nella nostra lista di oggi abbiamo deciso di includere libri per tutti i gusti, dalla narrativa alla saggistica, dalle raccolte di ricette ai fumetti. Tutti raccontano, a loro modo, il fenomeno dell’immigrazione, di chi l’ha vissuta in prima persone o in famiglia, di chi la studia. Quasi tutti i testi che proponiamo qui oggi sono stati pubblicati nell’ultimo anno, con alcune eccezioni. 

Il Castello nell’Uovo, Bakary Koulibaly e Luisa Concetti  (Gruppo Albatros)

L’intenso racconto biografico di Bakary e del suo viaggio – cominciato quando aveva solo 15 anni – durato 19 mesi dal Mali all’Italia, attraversando 10 paesi africani. Un viaggio duro, caratterizzato da enormi difficoltà e dall’incontro con trafficanti di esseri umani senza scrupoli ma al contempo anche dai grandi gesti di solidarietà che, inaspettati e provvidenziali, hanno tenuto viva la speranza di Bakary di raggiungere la tanto agognata indipendenza e libertà. Il Castello nell’Uovo è un racconto di formazione, una riflessione sul ruolo della donna in Mali, sul coraggio che possono regalare i sogni. Bakary Coulibaly e Luisa Concetti sono operatori di Cidis Onlus a Perugia.

E poi basta – Manifesto di una Donna nera italiana Espérance Hakuzwimana Ripanti  (People) 

Ha dichiarato l’autrice “”E poi basta” è il racconto “di come sono uscita dalla mia stanza rendendo reale tutto quello che ho trovato nei libri e negli anni. Una chiamata dell’eroe a cui ho risposto a modo mio, senza mai dimenticare la mia storia, (…) Il racconto di me, che avrei solo voluto leggere”. Espérance Hakuzwimana Ripanti è nata in Ruanda nel 1991. Fino ai tre anni è rimasta in un orfanotrofio gestito da un’associazione italiana, per poi essere adottata in provincia di Brescia. A Torino ha frequentato la Scuola Holden. Si definisce “un’attivista culturale” tramite la narrazione. Fa parte di “Razzismo brutta storia”, un movimento che lavora nelle scuole, carceri e biblioteche per smontare gli stereotipi alla base di tutte le discriminazioni.

Spezzare le catene. Un lavoro libero tra centri commerciali e caporalato, Jean-René Bilongo (Città nuova)

Con una prefazione del magistrato Gian Carlo Caselli, “Spezzare le catene” è un viaggio nel mondo del caporalato e nella filiera agricola italiana che mette il lettore davanti alle proprie responsabilità di consumatore sempre alla ricerca dei prezzi più bassi, soprattutto nella grande distribuzione.

Jean-René Bilongo è un sindacalista, attivista e giornalista di origine camerunense, arrivato ai vertici del sindacato dei lavoratori agricoli FLAI e dell’Osservatorio Placido Rizzotto (lo avevamo intervistato a Roma qualche tempo fa) 

Migrazioni e intolleranza, Umberto Eco (La nave di Teseo)

Saggio di uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo che parte da una “semplice” considerazione: eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità. Nasce da un discorso tenuto da Eco Nijmegen, Olanda, dove nel ‘600 fu firmato il primo trattato di pace europeo.

Essere migranti in Italia. Per una sociologia dell’accoglienza, Marco Omizzolo  (Maltemi)

Un testo più specialistico, un’indagine sociologica del sistema di accoglienza italiano che, con l’introduzione dei Decreti sicurezza, ha visto limitarsi la sua portata tramite il forte ridimensionato dei servizi dedicati ai richiedenti asilo su formazione e inclusione qualificati.

Marco Omizzolo è PhD in sociologia. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata. È autore di numerosi saggi e ricerche e collabora con quotidiani e riviste, in particolare sul lavoro gravemente sfruttato in agricoltura con riferimento ai lavoratori stranieri.

Lettera a un razzista del terzo millennio, Don Ciotti (gruppo Abele)

Don Luigi Ciotti, sacerdote e attivista antimafia fondatore di Libera contro le mafie, in una “lettera aperta” contro i pregiudizi alimentati da quelli che lui stesso definisce “imprenditori della paura”. Ciotti smonta, a uno a uno, i leit motiv della retorica razzista, dall’ “invasione” alla “chiusura dei porti”.

Ricette migranti. 20 piatti, 20 storie di vita – Guerra, Silvestri, Tessaro (CIERRE)

Un libro diverso, per raccontare da una prospettiva nuova l’immigrazione. Venti interviste accompagnate da venti ricette per scoprire chi – spesso troppo sbrigativamente – viene definito “l’altro diverso da noi”. Le storie e le ricette raccolte nel volume porteranno il lettore in un viaggio dalla Turchia al Paraguay, dall’Angola agli Stati Uniti, dal Togo al Giappone. Un’anteprima del libro è consultabile qui.

Ancora dodici chilometri. Migranti in fuga sulla rotta alpina, Maurizio Pagliassotti (Bollati Boringhieri)

L’autore racconta il percorso che separa l’ultimo paese italiano prima del confine francese, quella che viene giornalisticamente definita “la rotta alpina”. Un racconto molto duro della condizione di quanti, dopo aver attraversato mille avversità, tentano di lasciare l’Italia. Maurizio Pagliassotti è scrittore e giornalista per «il manifesto» e in questo libro vuole “togliere la speranza (…) Il razzista e il fascista figli dell’alienazione devono sapere che il loro gioire di fronte ai barconi che affondano o ai migranti che muoiono divorati dai lupi nei boschi delle valli torinesi è solo un passatempo privo di speranza, che gli viene dato al fine di non pensare al suo mondo saccheggiato».

Sotto il velo, Takoua Ben Mohamed (Beccogiallo)

Avevamo incontrato Takoua Ben Mohamed qualche mese fa (qui la sua intervista). 

Sotto il velo, raccoglie le strisce umoristiche che raccontano con ironia e la quotidianità della protagonista che decide liberamente di indossare il velo islamico in Italia, tra diffidenze e ottusità.

Takoua Ben Mohamed è nata a Douz in Tunisia nel 1991 ma è cresciuta a Roma. È una graphic journalist e sceneggiatrice, attiva nella promozione del dialogo interculturale sin da quando a 14 anni ha creato “Il fumetto intercultura”. Ha ricevuto molti e importanti riconoscimenti tra cui il Premio Prato Città Aperta e il Premio Speciale Moneygram Award 2016. Suo anche la graphic novel La rivoluzione dei gelsomini.

Cacciateli! Quando i migranti eravamo noi, Concetto Vecchio (Feltrinelli)

“Svizzeri svegliatevi! Prima gli svizzeri!” sono i suoi slogan che prendevano di mira gli immigrati italiani in Svizzera. Un testo che fra inchiesta, racconto e giornalismo,  ribalta la narrazione sull’immigrazione e fa rivivere al lettore la stagione delle grandi emigrazioni, soprattutto dal sud Italia e dalle montagne del Nord, per cercare fortuna all’estero. Un viaggio nella memoria collettiva di un Paese che sembra aver dimenticato il periodo in cui i migranti che vivevano il razzismo sulla propria pelle eravamo proprio noi italiani. Concetto Vecchio è un giornalista di La Repubblica.

Erano solo ragazzi in cammino. Autobiografia di Valentino Achak Deng, Dave Eggers (Mondadori)

Una storia di migrazioni che non tocca l’Italia. Dave Eggers raccoglie in un romanzo la storia di Valentino Achak Deng, uno dei 20mila bambini che fuggirono dai loro villaggi in Sudan del Sud per raggiungere i campi profughi nei paesi vicini durante la guerra civile. Deng raggiunse l’Etiopia e poi da lì gli Stati Uniti, dove collaborò con Eggers. Eggers è uno scrittore e saggista statunitense, ha esordito con il bestseller L’opera struggente di un formidabile genio (Mondadori). Il suo ultimo libro è La parata (Feltrinelli).

 

Oggi forse non ammazzo nessuno: Storie minime di una giovane musulmana stranamente non terrorista, Randa Ghazy (Fabri)

Un romanzo in cui con ironia si raccontano stereotipi e sfide degli italiani di seconda generazione, sospesi tra la cultura in cui sono nati e i valori (religiosi e culturali) della terra di origine e alle prese con gli stereotipi cui sono soggetti.

Randa Ghazy è una scrittrice trentatreenne italiana di origine egiziane. Ha scritto per i settimanali Internazionale, L’Espresso e Panorama. Il suo primo libro è Sognando Palestina (Fabbri Editori, 2002).

Consigli per essere un bravo immigrato, Elvira Mujcic (Elliot)

Un dialogo ironico e schietto tra la scrittrice italo-bosniaca e un giovane richiedente asilo nato dalla domanda posta all’autrice “Come posso diventare un immigrato di successo?”. Un viaggio tra burocrazia e il desiderio di salvaguardare dignità e identità, sfuggendo ai pregiudizi.

Elvira Mujčić è nata nel 1980 a Loznica. Ha vissuto Srebrenica, in Bosnia, fino all’inizio della guerra nel 1992. Risiede in Italia da più di vent’anni e lavora come scrittrice e traduttrice letteraria. Altri suoi libri sono Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica, un diario di viaggio che è un urlo contro l’orrore di un efferato genocidio della storia recente, E se Fuad avesse avuto la dinamite?, La lingua di Ana, Dieci prugne ai fascisti

Sfruttamento e resistenze. Migrazioni e agricoltura in Europa, Italia, Piana del Sole, Gennaro Avallone (Ombre Corte)

Una ricerca che si concentra sul lavoro nei campi, negli allevamenti, sotto le serre, guardando ai migranti, il loro fondamentale apporto all’economia nazionale e il rapporto con il territorio. La ricerca si è avvalsa soprattutto di interviste e colloqui raccolti durante il lavoro quotidiano dei lavoratori stranieri.

Gennaro Avallone è dottore di ricerca in sociologia e ricerca sociale e ricercatore di sociologia dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di scienze politiche sociali e della comunicazione dell’Università di Salerno. I suoi principali ambiti di ricerca sono i la migrazioni internazionali e il lavoro agricolo.

Il ragazzo leone, di Sonny Olumati (Solferino)

Una storia fantastica, tenera e ribelle ha in sé i semi della realtà. Il racconto del dolore di chi si sente fuori posto, della ricerca della giustizia e dell’uguaglianza, del bisogno di essere un po’ supereroi anche nella vita di tutti i giorni per trovare la forza di cambiare il mondo.

Sonny Olumati è un autore e coreografo italiano di origini nigeriane.

Future. Il domani narrato dalle voci di oggi,  a cura di Igiaba Scego (Effequ) 

Un’antologia in cui undici autrici afroitaliane raccontano di futuro, generazioni e radici. Uno sguardo sull’Italia multiculturale che molti si ostinano a negare, uno sguardo sull’Italia di oggi e di domani con nuovi linguaggi, ideee e prospettive ancora troppo poco esplorate.

Igiaba Scego, curatrice del volume, è una scrittrice italiana di origine somala. 

Collabora con molte riviste che si occupano di migrazioni e di culture e letterature africane tra cui Latinoamerica, Cartam, El Ghibli,  e con la Repubblica, il manifesto, e Internazionale.

 

Segnaliamo inoltre QCode Magazine. Un progetto (rivista semestrale e portale di news) basato sul giornalismo narrativo, il reportage, e la multimedialità. E’ stato fondato da Angelo Miotto, Christian Elia (qui una sua intervista a Stranieriincampania), Nicola Sessa e Gianluca Cecere, ed è andato online il 10 giugno 2013. Secondo la stessa definizione della redazione, la linea editoriale della rivista è “In direzione ostinata e contraria, senza dimenticare mai che non esistono poteri buoni.”. Il primo numero della rivista cartacea “semestrale di geopoetica”, del novembre 2019, è intitolato Muri.