Un viaggio verso casa: il racconto terzo classificato al Concorso letterario di Passaparola

Stranieriincampania ha il piacere di pubblicare i primi tre racconti premiati nella seconda edizione del Concorso di Letteratura Migrante dal tema “Casa è dove voglio essere”, organizzato da Cidis nell’ambito del progetto Passaparola. 

Ricordiamo che le iscrizioni alla terza edizione del concorso sono aperte fino al 7 maggio 2022. Questa volta il tema proposto è “Fiabe dal mondo”, tutte le informazioni e le istruzioni per partecipare sono disponibili nell’articolo pubblicato a questo link.

Oggi, iniziamo dalla pubblicazione del terzo racconto classificato: “Un viaggio verso Casa” a cura di Youssef Lahrech.  L’autore propone una riflessione sui concetti di viaggio, inteso come esigenza primaria dell’essere umano, e di casa intesa come rifugio della nostra anima. Casa assume in queste righe un significato diverso, non un luogo fisico delimitato da quattro mura, ma un sentimento interiore che unisce il singolo individuo all’universo. Qui per leggere le motivazioni della Giuria.

Ci rivediamo presto con il racconto secondo classificato. 

Buona lettura!

 

Napoli, 26 aprile 2022

UN VIAGGIO VERSO CASA

di Youssef Lahrech

L’essere umano ha sempre avuto l’esigenza di partire, viaggiare e cambiare luogo anche se ha trascorso molto tempo in quel posto.

Non è mai stato facile partire e lasciare tutto dietro a se stessi, ma a volte è necessario cambiare, andare avanti e trovare una nuova casa che ti accoglie e avvolte anche lasciando la propria casa, il luogo dove tutto è iniziato non significa che tutto è perso perché ogni posto ci insegna qualcosa. Una domanda che mi faccio di solito è: dove voglio essere? E ogni volta cerco di costruire nella mia mente un luogo dove posso sentirmi a casa ma più passa il tempo più comprendo il fatto che nessun luogo nell’universo potrà farmi sentire a casa perché il sentimento che si prova ad essere nella propria casa non dipende da uno spazio geografico ma da tutto ciò che ci circonda: le persone che ci vogliono bene, il tavolo che unisce tutta la famiglia, la macchina nella quale si portano i propri figli a scuola e tutte le semplicità intorno a noi, che diamo per scontato, che nel frattempo creano dei ricordi, forse è questa la casa dove voglio essere che non è uno spazio fisico ma è un sentimento che dura per l’eternità. Infatti i sentimenti sono legati alla nostra anima che è la parte vitale e spirituale di noi e il nostro corpo e la casa che da rifugio alla nostra anima, questo legame tra la parte spirituale e la struttura fisica è incredibilmente forte e unico che ci permette di vivere, ed è questo il legame che ci dovrebbe essere tra di noi è la nostra casa, creare un’unione che ci fa diventare una cosa sola.

La parola casa ha un significato molto forte e difficile da descrivere con le parole perché è una sensazione che bisogna provare per comprendere cosa vuol dire casa, e sono sicuro che tutti hanno provato questa sensazione almeno una volta nella loro vita, perché non serve essere tra quattro mura per provarla ma anche sotto un cielo stellato, disperso nel nulla e senza nessuno affianco si può percepire la forza di essere a casa che ci permette di sentirci liberi.

Il nostro stesso pianeta è la nostra grande casa, ci ha accolto e nutrito per secoli e continua a farlo come un forte abbraccio perenne. Su ogni parte della terra dove il nostro cuore ci conduce e dietro ad ogni porta dove c’è qualcuno che ci aspetta con le braccia aperte quel posto sarà sempre casa nostra.

Col tempo la nostra concezione di casa subisce una trasformazione e ad ogni fase nella nostra vita cambia forma e significato, quando si nasce ci si sente a casa quando si è tra le braccia della propria madre ma crescendo s’inizia a sentire il bisogno ritrovare un proprio spazio anche lontana dai genitori e una volta cresciuti ci rendiamo conto che casa e dove c’è la famiglia e si inizia a cercare di creare una propria, ma questa trasformazione cambia da una persona all’altra perché ogni uomo vive un viaggio dentro e fuori di se stesso, e una volta arrivato alla fine di questo viaggio troverà la sua casa, è come essere a bordo di un treno e ad ogni fermata affacciarsi dal finestrino per vedere se siamo arrivati alla nostra destinazione e nella mano il biglietto tenuto stretto per non perderci tra le tante fermate del treno della nostra vita verso casa.