Bologna, si conferma l’obbligo di iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo

 

Nuova sentenza sull’iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo. Questa volta è il Tribunale ordinario di Bologna che ha accolto integralmente il ricorso presentato da una richiedente asilo titolare di permesso di soggiorno a cui il Comune di Bologna – in applicazione delle norme stabilite dal Decreto Salvini – aveva rigettato l’iscrizione all’anagrafe.

È la seconda ordinanza del genere, dopo quella di Firenze (di cui avevamo dato notizia anche noi di StranieriinCampania), che conferma come il “fronte dei sindaci” – che aveva scelto di non applicare le disposizioni in materia di iscrizione anagrafica – avesse ragione.

Il giudice di Bologna ha ordinato quindi al sindaco di Bologna – in quanto ufficiale di governo – di procedere all’iscrizione. Dal canto suo, è lo stesso Virginio Merola a esprimersi positivamente sulla vicenda tramite un post sulla sua pagina Facebook: “Saluto questa sentenza con soddisfazione, il Comune la applicherà senza opporsi (…) è ingiusto negare la residenza ai richiedenti asilo.”

La ricorrente è una migrante titolare di regolare permesso di soggiorno per richiesta di asilo assistita dai legali dell’associazione Avvocato di strada, Antonio Mumolo e Paola Pizzi. Dopo presentazione della domanda di residenza lo scorso aprile, in marzo se l’era vista rifiutare perché “irricevibile” ai sensi del Decreto Salvini, che indica come il permesso di cui è titolare “non costituisce titolo per l’iscrizione anagrafica”.

Per il Tribunale di Bologna però la norma deve essere interpretata all’interno del quadro sancito dalla Costituzione e del Diritto dell’Unione Europea: la mancata iscrizione ai registri impedirebbe la fruizione di diritti costituzionali, come quello al lavoro, alla salute e all’istruzione.