Il 20 aprile si celebra la giornata mondiale della lingua cinese, un’iniziativa voluta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per rendere omaggio ad una delle sei lingue ufficiali, insieme all’arabo, all’inglese, al francese, al russo e allo spagnolo. Il cinese è parlato da 1,3 miliardi di persone, mentre la varietà mandarina/settentrionale ha 1,12 miliardi di parlanti, classificandosi come la prima famiglia linguistica con maggior numero di parlanti nativi al mondo. Come parlanti totali è al secondo posto, appena sotto l’inglese. (Dati Ethnologue 2020)

Perché il 20 aprile?
La prima Giornata della lingua cinese è stata il 12 novembre del 2010, ma già nel 2011 fu spostata al 20 aprile per rendere omaggio a Cangjie, in corrispondenza con Guyu (“Pioggia del miglio”), il sesto dei 24 termini solari nei calendari tradizionali dell’Asia orientale. Alla figura leggendaria di Cangjie, storico dell’epoca dell’imperatore Giallo, è attribuita l’invenzione dei caratteri cinesi, diverse, infatti, sono le testimonianze in testi del periodo dei regni combattenti, tra questi figurano gli Annali di Lü, lo Han Feizi, e lo Huainanzi. Un passo di quest’ultimo recita: “Quando Cangjie inventò i caratteri, il cielo fece piovere miglio e gli spiriti maligni piansero tutta la notte”.

La lingua cinese nelle Nazioni Unite
Il cinese è stato inserito tra le lingue ufficiali delle Nazioni Unite nel 1946, tuttavia, nei primi anni, non era comunemente usato nei lavori dei suoi diversi organi. La situazione è migliorata dopo il ripristino dei diritti legittimi della Repubblica popolare cinese alle Nazioni Unite nel 1971. Nel 1973, l’Assemblea generale ha incluso il cinese come lingua di lavoro, seguito dal Consiglio di sicurezza nel 1974. Oggi, sempre più uffici e ufficiali delle Nazioni Unite utilizzano il cinese come lingua per i propri lavori. lavorano con la lingua cinese.

Eventi
In occasione della Giornata 2021 della lingua cinese delle Nazioni Unite, il Club del libro cinese dell’UNSRC sta organizzando tre eventi sotto il tema “Pittogrammi in evidenza”. I tre eventi si concentrano su tre tipi di pittogrammi associati a tre culture e tre siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Tutti e tre gli eventi saranno condotti in diretta tramite Zoom. Ogni evento dura un’ora e include una sessione di domande e risposte di 10 minuti.

 

Napoli, 20 aprile 2021