Cetara: domenica 26 musica Jazz e mostra di abiti realizzati al SAI di Lacedonia

Cetara: domenica 26 musica Jazz e mostra di abiti realizzati al SAI di Lacedonia

Si terrà domenica, 26 settembre, “Marine Jazz” l’evento conclusivo del progetto di cooperazione “Marine Litter” che ha consentito di recuperare rifiuti nel tratto di mare che va da Salerno a Positano e contemporaneamente permettere ai giovani migranti del S.A.I. di Lacedonia di recuperare il rapporto con il mare. L’appuntamento è a Cetara dalle 19:30, in piazzetta Grotta.

Il progetto è stato realizzato dalla Cooperativa dei Pescatori “Sant’Andrea Apostolo e Santa Maddalena” e ha visto impegnati circa 50 pescherecci nel recupero di oltre 600 chili di rifiuti tra maggio e luglio 2021. La parte recuperabile dei rifiuti è stata lavorata dal partner di progetto Vera Ecologia srl e consegnata al S.A.I. gestito dalla cooperativa “La Città della Luna” dove, insieme all’associazione “Operatori di Pace”, è stato realizzato un laboratorio di riciclo e sartoria sociale. Le creazioni create saranno visibili durante l’evento per la mostra “Ricuciamoci”, indossati dai minori del S.A.I..

Per saperne di più, Stranieriincampania ha raggiunto Sergio Damiani presidente dell’associazione “Operatori di Pace” e collaboratore di “La Città della Luna”.

Benvenuto Sergio, puoi raccontarci come è nata l’idea del laboratorio?
Noi, come Associazione, abbiamo a Lacedonia un laboratorio sartoriale che è partito durante il lockdown con la creazione di mascherine, che poi abbiamo distribuito a tutta la comunità. Dopo ci siamo resi conto che i ragazzi erano bravi e portati per la sartoria e, così, abbiamo avviato un laboratorio permanente di sartoria sociale in cui utilizziamo stoffe che ci vengono donate. Qui abbiamo creato tutta una serie di abiti che esporremo durante questa manifestazione. Inoltre saranno presentati anche gli accessori che sono stati creati durante un nuovo laboratorio, curato dall’artista di Cava dei Tirreni Rita Cafaro, che ha mostrato ai ragazzi come dal recupero di questi materiali raccolti dal mare si possono creare degli oggetti.

Perché “Ricuciamoci”?
Il titolo è “Ricuciamoci” perché visto che i ragazzi hanno una storia triste legata al mare, volevamo dimostrare che il riciclo, come simbolo rinascita di una nuova vita, è possibile attraverso tutti gli elementi anche quelli di scarto provenienti dal mare, da cui poi sono nate delle cose bellissime. Questo diventa un simbolo di rinascita in cui gli stessi ragazzi dimostrano. Ma soprattutto l’idea del laboratorio viene anche dai racconti dei ragazzi, perché durante il laboratorio, mentre cucivano gli abiti, raccontavano la propria storia di vita e quindi c’era un “ricucire” la loro storia di vita, da qui il senso e quindi il titolo “Ricuciamoci”.

Cosa ha colpito di più i ragazzi?

La reazione dei ragazzi è stata bella, tutti i sedici ragazzi del Sai di Lacedonia, più quattro ragazze tra Ogliastro e Piaggine, erano molto collaborativi ma, come spesso accade in questi casi, sono emersi quattro ragazzi particolarmente portati, tanto che poi hanno poi chiesto di poter fare altri corsi di taglio e cucito. Questo laboratorio è stato anche molto importante dal punto di vista dell’inclusione perché era aperto anche ai giovani del territorio della stessa età che hanno avuto la possibilità di collaborare e condividere le proprie storie e il proprio tempo.

Ringraziamo Sergio Damiani e vi diamo appuntamento domenica a Cetara. 

Napoli, 24 settembre 2021