Caserta, migliaia in marcia a sostegno dell’Ex Canapificio

Caserta, migliaia in marcia a sostegno dell’Ex Canapificio

Si è svolta sabato 16 marzo la manifestazione a sostegno del Centro Sociale Ex Canapificio, realtà attiva da almeno 25 anni nel mondo dell’integrazione e dei servizi ai cittadini migranti in provincia di Caserta.

L’Ex Canapificio è stato coinvolto nelle ultime settimane in due diverse vicende giudiziarie: la prima, lo scorso febbraio, quando in seguito ad indagini della Magistratura, diversi operatori sono stati iscritti nel registro degli indagati per presunte irregolarità nella gestione di alcune attività dello Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, di cui il Centro Sociale è tra i principali partner. Le accuse sono state respinte con fermezza e gli interessati si sono da subito dichiarati a disposizione degli inquirenti per tutti i chiarimenti del caso.

La seconda, martedì 12 marzo, ha visto il sequestro della struttura sede del Centro Sociale: un ex canapificio, appunto, di proprietà della Regione Campania. Il sequestro è scattato per motivi di sicurezza legati alla tenuta strutturale dell’edificio ed interessa in realtà l’ente proprietario della struttura, la Regione Campania, quindi.

Il provvedimento, però, ha causato l’immediato blocco di moltissime delle attività dell’Ex Canapificio, questo, unito alle esternazioni del leader leghista, vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini – che in un tweet ha dichiarato come, per il Centro sociale, fosse “finita la pacchia” –  ha scatenato una ondata di indignazione in città e non solo.

Salvini e l’Ex Canapificio non sono nuovi a pesanti scontri verbali, in passato non sono mancate le querele per diffamazione da parte di questi ultimi verso il Ministro.

Da parte degli operatori del Centro Sociale è stato subito convocato un presidio permanente di fronte la Prefettura per chiedere l’immediata riapertura dei locali o la concessione di adeguati spazi simili da parte delle autorità. È stata inoltre convocata per il successivo sabato una manifestazione nazionale di sostegno all’Ex Canapificio e al lavoro da esso svolto per l’accoglienza e l’intergrazione.

Diverse migliaia di persone hanno risposto all’appello. Organizzazioni del terzo settore e della Chiesa Cattolica, associazioni di migranti, ONG, sindacati e partiti hanno partecipato alla lunga marcia che, partita dalla Stazione di Caserta, ha condotto per le vie del centro fino alla piazza della Prefettura. Durante il percorso, una delegazione ha incontrato l’ex premier e segretario Pd Matteo Renzi, in città per la presentazione del suo ultimo libro. Alla fine della giornata, alcuni esponenti del Centro Sociale sono stati ricevuti da Prefetto e Questore a cui hanno rinnovato la richiesta di procedere a una immediata risoluzione del problema per consentire una veloce ripresa dei molti servizi dedicati ai migranti in Provincia.

I lavori necessari alla struttura regionale interessata dal sequestro, però, richiederanno verosimilmente tempo e soldi e non è chiaro se l’Ente sia disposto a finanziarli. C’è in ballo inoltre la questione del comodato d’uso, scaduto nel 2014 e mai rinnovato nonostante le richieste degli attivisti. Nel frattempo procede la mobilitazione: martedì 19 alle 21 marzo sarà proiettato un film documentario sulle attività di accoglienza in Italia, tra cui figura lo Sprar di Caserta. La proiezione – che si terrà presso il Cinema Duel – vedrà la partecipazione del regista Andrea Segre e degli attori Valerio Mastandrea e Toni Servillo.

 

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