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Campania solidale, il 28 novembre assemblea online delle associazioni

 

Sabato 28 novembre alle 16.00 si terrà un’assemblea online della rete Campania solidale intitolata Subito Lockdown, subito misure sociali.

I promotori compongono una rete di organizzazioni della società civile, del terzo settore, del mondo sindacale e cattolico che punta a mitigare gli effetti del lockdown e della pandemia sulle fasce di popolazione più in difficoltà e a rischio marginalizzazione. Tra esse Caritas, Arci, Ex Canapificio, Migrantes, Usb. Oltre ai rappresentanti delle organizzazioni promotrici, parteciperanno all’evento online il senatore e giornalista Sandro Ruotolo (Leu), della Commissione Affari Costituzionali, e la deputata Doriana Sarli (M5S) della Commissione Affari Sociali.

Tra i temi che faranno parte dell’appello che verrà lanciato al governo,  vi sono  Reddito/pensione di cittadinanza, emergenza abitativa, trasporto pubblico locale.

Sul Reddito di cittadinanza si proporrà innanzitutto l’abolizione del mese di stand-by tra un ciclo di erogazione e il successivo. Verrà richiesta inoltre la sua compatibilità con altri istituti di sostegno al reddito o le pensioni e la libertà di scelta nelle spese da effettuare con le somme percepite. Inoltre, grande attenzione sarà data al criterio dei dieci anni di residenza per i cittadini immigrati che vogliono farne richiesta: un requisito che gli organizzatori ritengono fortemente discriminatorio e quindi eliminare.

Sul tema dell’emergenza abitativa, gli organizzatori chiederanno la possibilità di adesione al regime della cedolare secca al 10% a tutti i proprietari di immobili che stipulano un contratto di locazione con famiglie percettrici del Reddito o pensione di cittadinanza. La misura avrebbe effetto sul ridimensionamento dei contratti in nero, rafforzerebbe il diritto alla casa e combatterebbe l’evasione fiscale.

Infine, Campania solidale chiederà di approntare misure efficaci e rilevanti sul  tema del trasporto pubblico locale nelle aree di Castel Volturno e della Piana del Sele, conglomerati che ospitano migliaia di persone – soprattutto migranti – prive di mezzi di trasporto privati a cui è di fatto impedito di raggiungere i luoghi di lavoro senza ricorrere alla mediazione di canali informali e illegali.

 

27 novembre 2020