Adam El Hamami e Ramy Shehatasono cittadini italiani

 

Il 27 luglio scorso è stato ufficialmente trascritto il conferimento della cittadinanza italiana a Adam El Hamami e Ramy Shehata, i due “studenti eroi” di origine marocchina e egiziana che pochi mesi fa avevano contribuito a sventare l’attentato al bus a bordo del quale viaggiavano coi compagni di scuola e alcune insegnanti.

Era il 20 marzo quando l’autista del bus Ousseynou Sy, 47enne italiano di origine senegalese, prese in ostaggio 51 scolari, due insegnanti e una collaboratrice scolastica, dando poi fuoco al mezzo nei pressi di San Donato Milanese. Le telefonate dei due giovani studenti ai Carabinieri hanno impedito una tragedia e consentito l’arresto del conducente, contro cui oggi è in piedi un corposo procedimento penale che comprende reati quali tentata strage aggravata da finalità terroristiche, sequestro di persona, incendio e resistenza, lesioni e ‘traumi emotivi’.

A favore della concessione della cittadinanza per Adam e Ramy, cresciuti in Italia ma per la legge ancora stranieri, si era subito mobilitata gran parte della società civile e del mondo politico. 

Dopo il conferimento della medaglia al merito per il valor civile, l’11 giugno scorso il Ministro dell’Interno Salvini aveva presentato una relazione al Consiglio dei Ministri in cui si leggeva “Ritengo che i due giovani abbiano reso eminenti servizi al nostro Paese. Hanno contribuito, col proprio gesto di alto valore etico e civico, a sventare la tentata strage”, il Cdm aveva quindi deliberato la proposta di attivare la procedura per il conferimento della cittadinanza italiana ai due ragazzini “per meriti speciali”.  E questa è arrivata pochi giorni dopo, il 14 giugno, con il Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ufficialmente concedeva la cittadinanza ai due ragazzi. 

L’ultimo passo del percorso verso la cittadinanza si è tenuto nella Sala Cerimonie del Comune di Crema. In questa occasione la sindaca della città lombarda ha salutato i due giovani ricordando che sono ormai “cittadini dei nostri cuori, prima ancora che dell’Italia, un Paese che vi chiediamo di continuare ad amare e servire”.

Ora quindi Ramy e Adam sono ufficialmente italiani, sebbene abbiano dichiarato di sentirsi così da anni: sono finalmente cittadini del proprio paese.