Una chiacchierata con X.. Arrivato solo dall’Albania, oggi al Siproimi di Caserta
X. è un ragazzo albanese di 16 anni ospite del Siproimi minori di Caserta. Lo abbiamo incontrato presso il centro coworking Giovani Campani, per scambiare con lui due chiacchiere sulla sua vita a Caserta. Tra piccoli-grandi sogni e la quotidianità segnata dalle lezioni e dagli amici, X. è un timido adolescente che cerca di immaginare il proprio futuro lontano dalla sua famiglia e dagli affetti di una vita.
Cosa ti piace dell’Italia?
Tutto. Gli italiani sono un popolo davvero bravo, non sono razzisti, accolgono tutti, dall’Albania e da tutto il mondo.
Cosa ti manca del tuo Paese?
Mi mancano soprattutto la scuola e i miei amici. Però ora che sono qui sono qui sono riuscito a farmene di nuovi, anche se per ora sono soprattutto stranieri come me.
Cosa fai in Italia che non potevi fare nel tuo Paese?
Qui ho l’opportunità di poter trovare un buon lavoro. Per me è la cosa più importante.
Cosa facevi nel tuo Paese che non puoi fare in Italia?
Se fossi rimasto in Albania e avessi voluto lavorare come poliziotto o carabiniere avrei avuto la possibilità di farlo, invece qui in Italia non potrò perché non ho la cittadinanza
Qual è il tuo primo ricordo di quando sei arrivato in Italia?
Ricordo di aver dormito da solo appena arrivato. Mio padre che mi aveva accompagnato in aeroporto e al mio arrivo ho dovuto attendere che un amico mi venisse a prendere.
Hai scoperto nuovi interessi e passioni da quando sei qui?
In Albania non potevo uscire la sera perché vivevo in campagna e non c’erano molte cose da fare, qui invece posso uscire. Ho scoperto che mi piacerebbe fare anche il barman, anche perché nel mio paese non ce ne sono molti.
Ci puoi dire un posto che ti è subito piaciuto?
Firenze, è una città davvero bellissima.
C’è una persona italiana a cui ti sei particolarmente affezionato in questi mesi?
Gli operatori [del Siproimi] sono diventati davvero la mia famiglia, mi hanno aiutato dal primo giorno. Quando sono arrivato per la prima volta a Caserta non sapevo nulla del posto o la lingua italiana e loro mi hanno aiutato in tutto, anche ad andare a scuola.
Come e dove immagini il tuo futuro?
Non saprei ancora dirti. Se trovo un lavoro veramente buono sì, vorrei restare in Italia. Però sinceramente mi piacerebbe anche andare in Germania poiché lì ci sono tutti i miei cugini mentre qui in Italia sono solo.
Puoi dirci una parola o un modo di dire italiano che ti piace e che utilizzi spesso?
Noi a casa utilizziamo spesso le parolacce italiane perché siamo tutti ragazzi [ride di gusto].
Ci puoi dire una parola o un modo di dire nella tua lingua che ti piacerebbe insegnare ai tuoi coetanei italiani?
un complimento che utilizziamo spesso a casa è “sei bello come l’uva” o anche più spesso “hai gli occhi come l’uva”.
28 luglio 2020