Da ormai 4 anni, con l’attività della Mare Jonio, Mediterranea si impegna a intervenire sulla frontiera più mortale al mondo, quella del Mediterraneo Centrale, testimoniando in troppe occasioni le azioni e i respingimenti della guardia costiera libica, che provocano morte e detenzione nei campi lager.

“Ad armare ed equipaggiare questi aguzzini sono proprio i fondi stanziati dal Memorandum, con il supporto dell’agenzia europea Frontex – si legge nel comunicato -Il governo italiano è complice delle migliaia di morti nel Mediterraneo centrale e la società civile italiana deve mobilitarsi per impedire il rinnovo dell’accordo e per garantire il diritto di circolazione per tutte e tutti”.

L’assemblea precede quella del prossimo 3 settembre, organizzata durante il festival nazionale di Mediterranea Saving Humans che si terrà a Napoli.