Reddito di cittadinanza ai cittadini stranieri: presentato ricorso al Tribunale di Milano

Reddito di cittadinanza ai cittadini stranieri: presentato ricorso al Tribunale di Milano

 

Mercoledì 11 settembre, presso il Tribunale di Milano, è stato depositato il ricorso per sbloccare il reddito di cittadinanza per i cittadini stranieri. La richiesta è stata presentata dall’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), Avvocati per niente Onlus, Fondazione Guido Piccini e dall’Associazione Naga. 

La questione nasce a causa del cosiddetto “emendamento Lodi”, introdotto in sede di conversione del decreto legge n. 4/2019. Esso prevede, per tutti i cittadini extra UE che richiedono il reddito di cittadinanza,  l’obbligo di presentare, oltre all’attestazione Isee, anche una certificazione che attesti la situazione patrimoniale e reddituale nel proprio paese di origine, rilasciata  dalla competente autorità dello Stato estero. Tale documentazione va tradotta e legalizzata dall’autorità consolare italiana e solo successivamente la richiesta può essere accettata.  

L’Inps, però, aveva obiettato che queste disposizioni non sono applicabili per le persone in possesso dello status di rifugiato politico, qualora le convenzioni internazionali prevedano diversamente e nel caso in cui nel paese di provenienza sia oggettivamente impossibile acquisire le certificazioni per la mancanza di un ente apposito preposto a fornire tali documenti. La mancanza di un elenco ufficiale di questi paesi aveva spinto l’Inps a bloccare l’esame di tutte le domande presentate dai cittadini stranieri, con la circolare numero 100 del 5 luglio scorso.

In realtà l’emanazione di questo elenco era già previsto dalla legge che ha introdotto il reddito di cittadinanza, ma il termine per la presentazione del decreto è scaduta lo scorso 18 luglio. Questo ha scatenato l’ira delle associazioni che, dopo aver sollecitato l’Inps senza ricevere risposta, hanno deciso di rivolgersi al Tribunale: “Il blocco nella erogazione del reddito di cittadinanza – si legge nel comunicato che ha accompagnato il ricorso –  esclude a tempo indeterminato i cittadini stranieri senza alcuna giustificazione e deve, quindi, essere immediatamente rimosso”.