Prendersi cura del proprio territorio: l’esperienza dei minori stranieri non accompagnati a Villa Giaquinto

Prendersi cura del proprio territorio: l’esperienza dei minori stranieri non accompagnati a Villa Giaquinto

Si è concluso con una manifestazione di due giorni, il 22 e il 23 maggio, il laboratorio “Prendiamoci cura insieme di Villa Giaquinto”, organizzato a Caserta da Cidis nell’ambito del progetto Popeye.

Durante i 15 incontri, i minori stranieri non accompagnati provenienti dai Sai di Caserta – Casa Ariel, Casa Akim e Casa Amal – hanno contribuito alla riqualificazione di Villa Gianquinto, un parco pubblico per bambini di oltre 9600mq, realizzato su un’area sottratta al tentativo di speculazione edilizia, nel pieno centro storico di Caserta. I giovani, coadiuvati dagli instancabili volontari che gestiscono il sito, hanno curato le aree esterne del parco, realizzando anche un piccolo orto con le specialità tipiche della regione Campania

L’iniziativa ha rappresentato per i ragazzi un’opportunità di avvicinarsi al mondo del volontariato e di conoscere gli abitanti del territorio dove vivono, contribuendo in maniera attiva a sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’ecologia e dell’ambiente.

A stupire i minori è stato soprattutto l’impegno civico dei volontari del Coordinamento di Villa Giaquinto e dei cittadini che, insieme, si autorganizzano per prendersi cura dei beni comuni e degli spazi pubblici. Un momento importante di scambio e confronto per tutti, allo scopo di favorire l’integrazione e l’inclusione sociale.

“L’importanza del coinvolgimento dei ragazzi beneficiari del progetto è frutto della convinzione che l’integrazione si compie passo dopo passo nello stare e fare tutti insieme – afferma Irma Halili di Cidis, coordinatrice di Casa Ariel e di Casa Amal – Perciò è stato molto importante crederci, prima di tutto noi come operatori, nel trasmettere e coinvolgere i ragazzi nel partecipare”.

Durante il percorso si è creato un fortissimo legame tra i volontari, i minori stranieri e i loro coetanei italiani, per questo gli organizzatori sono convinti che, a prescindere dalla fine del progetto, l’attività di pulizia e manutenzione continuerà, come spiega la stessa Halili: “Dare e ricevere ha un significato importante nel sentirsi parte viva e non passiva nella nuova società. Prendersi cura della loro nuova città è un ottimo punto di partenza”

Caserta, 10 giugno 2021