Nero e Non Solo!, Zerrillo denuncia l’assenza delle istituzioni
Lo scorso anno, su Stranieriincampania abbiamo raccontato di come Nero e Non Solo! Onlus avesse perso la sua storica sede, la chiesetta di Sant’Elena nel cuore di Caserta.
Quella sede ha rappresentato per quasi vent’anni un luogo d’incontro tra persone e culture, di giustizia sociale e attivismo antirazzista, di progetti solidali e accoglienti. Ad un anno di distanza dalla restituzione della sede alla Curia, proprietaria dell’immobile, Nello Zerrillo, presidente di Nero e Non Solo! Onlus torna sulla vicenda e dà un bilancio di questo ultimo, difficile, anno sociale caratterizzato da lontananza istituzionale ma anche da perseveranza e voglia di fare.
“Dopo aver restituito la chiesetta, proprio nella stessa giornata abbiamo incontrato il sindaco Marino e alcuni assessori della sua giunta per parlare del futuro, per capire come concretizzare l’impegno del consiglio comunale del marzo 2019, di essere al fianco dell’associazione Nero e non solo! nella ricerca di un luogo dove portare avanti le attività” racconta Zerrillo “L’incontro con il sindaco è stato pieno di speranze e si cominciava a ‘disegnare’ un percorso che avrebbe valorizzato la storia dell’associazione e dato opportunità per il futuro”.
Oltre le intenzioni e i vari incontri con le istituzioni cittadine, però l’associazione non è riuscita “neppure a realizzare […] uno sportello informativo per il periodo della regolarizzazione, nell’estate appena trascorsa”.
Alle difficoltà a Caserta si è inoltre aggiunta la revoca del finanziamento per la realizzazione della Fattoria Sociale sul bene confiscato a Santa Maria La Fossa (avevamo raccontato la vicenda qui): “ancora oggi non sappiamo se ci sono possibilità di recuperare questo finanziamento e realizzare quel progetto che, ci dicono, sfumato per banali ragioni tecniche, con annesse distrazioni o mail non riscontrate” ha continuato Zerrillo, che però ha anche ricordato come, grazie alla collaborazione con il comitato di Villetta Giaquinto, poi con Caserta Solidale, si è riusciti a portare avanti l’attività di sportello informativo e di segretariato sociale al fianco dei migranti.
Oltre alle collaborazioni locali, sono arrivati anche i finanziamenti da Tavola Valdese e Fondazione con il Sud che hanno consentito di realizzare, rispettivamente,“Terra di lavoro e dignità”, sul bene confiscato, e“Libere tutte”, progetto rivolto alle vittime o a rischio di tratta.
“Nonostante le difficoltà, abbiamo continuato a fare la nostra parte, mettendo a disposizione il nostro tempo, le nostre attrezzature, le nostre intelligenze e la nostra pazienza. La politica e le istituzioni di ‘Terra di Lavoro’, ci sembra che in questo periodo facciano fatica a costruire percorsi di partecipazione dove la cittadinanza attiva sia protagonista nella nascita di comunità ‘nuove’”, è l’amara conclusione del presidente di Nero e Non Solo!, che lancia infine un duro monito: “Se la politica e le istituzioni abdicano ai loro ruoli fermano il cambiamento e consentono alle forme di potere vecchie, anche camorriste, di riprendere il controllo dei territori della nostra provincia e di relegare in uno stato di sudditanza i cittadini, gli allarmi che arrivano da tante parti in questa fase di pandemia dovrebbero preoccuparci tutti e molto”.
22 ottobre 2020