Nero e Non Solo!, stop ai fondi per la fattoria sociale

 

Nero e Non Solo! Onlus, la storica associazione in sostegno ai migranti nata a Caserta in reazione all’assassinio di Jerry Masslo, dopo aver perso la sua storica sede rischia di vedere sfumato il sogno di realizzare la sua “Fattoria Meta per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti” a Santa Maria La Fossa (CE).

Come denunciato dall’associazione, lo scorso 9 luglio – per non ben precisati ‘problemi tecnici’ – è stata infatti disposta la revoca del finanziamento disposto dal Ministero dell’Interno per portare a compimento il progetto di riuso sociale sui terreni confiscati ai clan camorristici. Lì è già stato realizzato un impianto elicicolo, ovvero dedicato all’allevamento delle lumache. “La realizzazione di quest’opera – ci ha raccontato il presidente di Nero e Non Solo! Nello Zerrillo – sarebbe stato il coronamento di un sogno e di uno sforzo durato anni.”

“Abbiamo scritto a tutte le autorità coinvolte per cercare di ottenere l’annullamento dell’atto di revoca – continua Zerrillo – Ma al momento non ci sono novità. Il comune ci ha detto che il provvedimento nasce da un problema tecnico e che si sarebbe riattivato per riottenere il finanziamento. Ad oggi però non ci risultano azioni concrete. Questa mattina ho scritto nuovamente a Prefettura, Comune e Agrorinasce [società formata da alcuni comuni dell’agro aversano che si occupa, tra l’altro, di beni confiscati] per capire come riottenere il finanziamento”.

Fino ad oggi il terreno confiscato su cui sarebbe dovuta nascere la fattoria sociale è stato sede di numerose iniziative. In quasi dieci anni centinaia di studenti e volontari provenienti da tutta Italia hanno animato i campi estivi organizzati da Nero e Non Solo! con Arci, Spi e Cgil. Una esperienza di volontariato dal titolo esemplificativo “Terra di lavoro e dignità’, con alla base antimafia, educazione alla legalità, formazione sul caporalato, educazione interculturale. I campi hanno fatto “conoscere  la storia, le difficoltà ma anche la ricchezza, la dignità e la voglia di riscatto del nostro territorio”.

La Fattoria, dunque, sarebbe stato il culmine di un lungo percorso: avrebbe creato “una struttura sul bene confiscato che, da un lato, avrebbe consentito l’accoglienza di lavoratori stranieri e, dall’altro, avrebbe valorizzato le azioni già messe in campo in questi anni. Inoltre si sarebbe fatta arrivare l’attività di allevamento delle lumache a un nuovo livello, per incrementare il valore del bene stesso. La cosa importante è che il bene sarebbe rimasto totalmente di proprietà comunale e la sola gestione sarebbe stata in capo all’associazione”.

La perdita dei fondi per la realizzazione della Fattoria Meta è una vicenda difficile da digerire per una realtà impegnata da trent’anni su un territorio difficile come la provincia di Caserta nella promozione dei diritti dei migranti, per una società aperta e inclusiva, libera da tratta di esseri umani e sfruttamento lavorativo e sessuale.

“Non lo possiamo accettare – si legge nel duro comunicato diramato da Nero e Non Solo! – questa non sarebbe solo una nostra sconfitta ma di tutte le persone della società civile che lottano e si impegnano quotidianamente contro le mafie, il caporalato e lo sfruttamento dei braccianti […] La perdita di questo finanziamento rappresenta una sconfitta non solo per Santa Maria la Fossa, ma per tutta la provincia di Caserta.”

Infine, un appello alla società civile: “Chiediamo alle persone, agli operatori dell’informazione, alle organizzazioni del lavoro e al terzo settore di essere al nostro fianco per spingere le istituzioni e la pubblica amministrazione a non abbandonare l’impegno sui beni confiscati.”

Caserta, 28 settembre 2020