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Event Info:

  • 30 lug 2020
  • 18.30
  • Riardo, CE

“MEMORIE DI UN’ACCOGLIENZA”, IL 30 LUGLIO PRESENTAZIONE A RIARDO. INTERVISTA ALL’AUTRICE

 

Dopo il rinvio causato dal lockdown, Carla Sabatini presenta finalmente il suo “Memoria di un’accoglienza” (Edizioni 2000diciassette, 2019) a Riardo, presso Il Casale di Riardo (Via della Repubblica,10 – Riardo) il 30 luglio alle ore 18.00.  Carla Sabatini è una assistente sociale con una lunga esperienza. Da circa dieci anni si occupa di immigrazione in Campania e nel Lazio.

Riproponiamo l’intervista che l’autrice ci aveva rilasciato in occasione della prima presentazione prevista del suo testo.

Buongiorno Carla, può dirci da cosa nasce lispirazione per questo libro?

Nel 2011 mi è stata offerta l’opportunità di lavorare in un centro d’accoglienza nella provincia di Frosinone, era l’inizio dei primi sbarchi e della guerra libica. All’inizio ero un po’ scettica e titubante, poi mi sono detta “perché no?”. È stata una esperienza arricchente, travolgente che dopo tanti anni ho sentito l’esigenza di mettere per iscritto e condividere con altri. Soprattutto, è emersa l’esigenza di far sapere a quante più persone cosa vuol dire accoglienza e cosa vuol dire immigrazione poiché in questo particolare momento politico l’immigrato è visto come il problema principe di questo paese. Ho messo in questo libro alcune storie degli ospiti che si sono avvicendati nei vari centri di accoglienza dove ho lavorato. Ho potuto assistere al loro cambiamento, al loro percorso e alla loro rinascita . Sono arrivati spaventati, impauriti, sfiduciati e li abbiamo aiutati a prendere in mano la loro vita e ricominciare. Alcuni ci sono riusciti e sono rimasti in Italia, altri hanno preso i loro pochi bagagli e sono andati via in altri paesi europei.

Se dovesse raccontare la storia che più lha colpita in questi anni e che ha raccontato anche nel libro?

Ce ne sono tante. In particolare era di un ragazzo che ha visto morire ed uccidere tutta la sua famiglia per mano dei guerriglieri, dai genitori al fratello, l’ultimo dei quali morto al suo fianco nel tentativo di fuggire a bordo di un pick-up nel deserto del Niger. Nel centro dove era ospitato abbiamo dovuto aiutarlo molto, fare in modo che esternasse questo grande dolore che aveva dentro. È riuscito infine a lasciarsi alle spalle questa tragica storia e riprendere in mano la sua vita e ricominciare nel migliore dei modi: ora è a Brescia e lavora in una Commissione Territoriale come traduttore.

Prima ha accennato allidea che gli italiani hanno dellimmigrazione e dei migranti. Dal suo punto di vista, quello di qualcuno che lavora nel campo dellimmigrazione, come crede che dovrebbero essere raccontati? 

Senza pregiudizio. Non dobbiamo dimenticare che siamo stati anche noi immigrati e che è insito nella storia dell’uomo migrare. Ognuno deve poter essere libero di spostarsi e avere la libertà di scegliere questa possibilità. Allo stesso tempo, bisogna essere aperti all’accoglienza, vedere l’incontro con i migranti come come una risorsa, una opportunità.

Alla presentazione del 30 luglio interverranno, oltre l’autrice, Gilda Panico (Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania), Antonio De Pandis (Associazione Alto Casertano), Pasquale Mautone (avvocato cassazionista e giornalista), Maria Pia Selvaggio (Edizioni 2000diciassette). 

QUANDO

30 luglio 2020, ore 18.00

DOVE

Il Casale di Riardo, Via Della Repubblica, 10 (Riardo, CE)

Caserta, 28 luglio 2020