Meikhane Mafalda: apre a Napoli il bar ristorante nato da un progetto di inclusione sociale
Apre a Napoli Meikhane Mafalda il bar ristorante nato da un progetto di “inclusione solidale per il sociale” in cui si potranno gustare i piatti preparati dai rifugiati e richiedenti asilo della Cooperativa Tobilì. La Cooperativa nasce nel 2016 come progetto di Less Onlus proprio per favorire l’inclusione sociale dei giovani che escono dai percorsi di accoglienza, mettendo al centro il lavoro come prima forma di inserimento.
“La filosofia è quella di raccontare attraverso i giovani rifugiati l’economia gastronomica ed etica della Campania, oltre a raccontare le culture – dichiara a Stranieriincampania Vittorio Bianco, communication manager di Less Onlus – All’inizio l’attività di Tobilì era dedicata al catering e adesso si è voluto osare con una vera e propria attività commerciale con presidente Saeid, un rifugiato iraniano, che anni fa fu accolto nella struttura dello Sprar del Comune di Napoli e adesso gestirà il Meikhane Mafalda”.
I Maikhane Mafalda in Campania sono due, oltre questo di Napoli è stato inaugurato anche uno spazio a Castellammare di Stabia, paese di provenienza di Andrea Di Martino, consulente enogastronomico e chef, entrato nella cooperativa per portare la sua esperienza e mettersi in gioco per favorire questa idea di ristorazione. L’idea però non si ferma alla ristorazione, come ci spiega lo stesso Bianco: “Questo spazio avrà la peculiarità di essere un luogo dove sarà possibile venire a bere qualcosa, ma soprattutto si potranno acquistare prodotti gastronomici di qualità, alcuni dei quali selezionati appositamente per noi. Questo per il discorso di fare rete con i produttori che agiscono secondo un’etica del lavoro. Per esempio, i salumi sono prodotti dai malati mentali e i formaggi da una cooperativa di disabili dei Monti Lattari. Prodotti di assoluta qualità utilizzati anche dallo chef Gennaro Esposito che vanta due stelle Michelin”.
L’apertura dei due locali è il segnale dell’evoluzione della Cooperativa Tobilì e rappresenta il concretizzarsi delle iniziative di inserimento professionale portate avanti da Less Onlus, come ci spiega la presidente Daniela Fiore: “Questi spazi saranno coordinati dai ragazzi migranti, ma la Cooperativa continuerà ad occuparsi di catering per eventi privati e pubblici e cercherà di sviluppare il motto di Less ‘Accogliamo i sogni’, perché tutto nasce da un sogno espresso da alcuni dei rifugiati e richiedenti asilo accolti negli Sprar della Less. Un passo alla volta si è riusciti a raggiungere questo traguardo che è anche il punto di partenza di una nuova esperienza, sperando che le cose si sviluppino sempre di più e che diventino degli esempi di buone pratiche da replicare sul territorio e altrove”.
Particolarmente entusiasta anche il presidente di Tobilì, Saeid Haselpuor, che a Stranieriincampania confessa le sue ambizioni: “Meikhane Mafalda nasce con un sacco di sacrifici, lavoro e pazienza. Sono felicissimo perché dopo un anno e mezzo siamo riusciti ad aprire questo spazio, superando tutti gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare. Non ci siamo fermati, siamo andati avanti per realizzare il nostro sogno e prendere in mano il nostro futuro. Ma noi non ci fermiamo, combattiamo ogni giorno per far andare avanti la cooperativa e per far crescere il nostro ristorante e magari aprirne altri nei prossimi anni”.
Meikhane Mafalda è a Napoli, via Vincenzo Bellini, 3 e a Castellammare di Stabia è a via Principessa Mafalda, 9.