Inclusione, accoglienza e ecologia. L’esempio del Piedibus di Caserta.

C’è un mezzo di trasporto particolare a Caserta: è totalmente ecologico e dedicato solo ai bambini, si chiama Piedibus e quest’anno compie dieci anni. Sebbene non inedito in altre parti di Italia, nel capoluogo di Terra di Lavoro assume una particolare rilevanza per come è diventato esempio di integrazione e intercultura. Organizzato dal Comitato Città Viva, è inserito tra le attività di inclusione sociale e integrazione tra migranti e comunità dello SPRAR di Caserta.

Sono oltre 30 ogni anno, infatti, i migranti beneficiari dell’accoglienza SPRAR che dal 2017 hanno “guidato” il Piedibus consentendo a centinaia di  bambini di raggiungere in tutta sicurezza 6 istituti scolastici partecipanti al progetto attraverso 16 percorsi attivi in città. Con i migranti,  sono autisti volontari del Piedibus anche genitori e volontari della comunità. Ciò ha consentito al Progetto Piedibus di Caserta di essere più volte menzionato da organi di informazione locale e nazionale come esempio virtuoso di Inclusione Sociale Bilaterale e segnalato tra le “buone prassi” del Servizio Centrale del Progetto SPRAR.

Come dichiarato da una delle mamme coinvolte nel progetto, a sua volta tra le “autiste” dell’ “allegro bus umano”, il Piedibus ha una triplice funzione nel miglioramento della qualità della vita della città: formativa, ambientale e di aiuto ai genitori. Questi ultimi sono sgravati dall’incombenza di accompagnare i figli a scuola evitando sovrapposizioni con impegni lavorativi, la città ne beneficia evitando aumenti di traffico e quindi di inquinamento e soprattutto i bambini possono compiere attività motoria e di educazione stradale ogni giorno ma soprattutto essi diventano i protagonisti di una pratica interculturale che si rinnova quotidianamente.

Il confronto con i migranti che ogni giorno li accompagnano a scuola non può che accrescere la conoscenza dell’ “altro da sé”, del valore dell’integrazione e del contatto tra culture. In un momento come quello attuale, caratterizzato da un aumento che pare inedito delle tensioni razziale in Italia, il Piedibus è un piccolo-grande atto in cui si concretizza un momento fondamentale per formare cittadini del domani consapevoli del valore della diversità culturale.

“Siamo ben consapevoli che il Piedibus da solo non basta per rendere la nostra città più salubre e vivibile” aggiunge Virginia Crovella, reponsabile del progetto “per questo sollecitiamo costantemente le istituzioni a migliorare il servizio del trasporto pubblico locale e ad attivare servizi di bike sharing”.

“Oggi stiamo studiando con la Clp [l’azienda del trasporto pubblico locale, nda] possibili circolari per incentivare la Zona a traffico limitato e abbiamo inoltre presentato all’impresa sociale Con i Bambini un progetto molto ambizioso di costruzione di ciclabili a Caserta per l’avvio del Bicibus, attendiamo gli esiti entro la primavera”.

 

Stranieriincampania ringrazia il progetto Piedibus per le foto.