Il Pacco alla camorra per i migranti di Castel Volturno. Prima iniziativa pubblica del progetto AgriCultura – Coltivare diritti
Mille pacchi alla camorra per le famiglie di migranti di Castel Volturno, questa è stata la prima iniziativa pubblica di Nco per il progetto AgriCultura – Coltivare diritti. Mercoledì 29 dicembre le strade di Castel Volturno si sono riempite di volontari, operatori e scout che con panettoni e volantini hanno girato da Destra Volturno a Pineta Grande per incontrare i migranti e presentare il progetto che vedrà impegnati a lavorare sul territorio il consorzio di cooperative Nco e Cidis Onlus.
La distribuzione è iniziata alle 9 del mattino con l’obiettivo di toccare i luoghi e le associazioni che da sempre sono un punto di riferimento sul territorio. Quindi, pacchi alla mano, i volontari sono partiti dal centro Fernandes per poi passare all’associazione Help, il Centro Laila e l’associazione Arca. Hanno girato lungo Viale Fiume Po’, tra le vecchie villette e le case abbandonate con le buste colorate dei panettoni augurando buone feste.
Alle 11, al Km 27,300 di via Domitiana, dove è già nato un Polo sociale collegato al progetto AgriCultura (attivo dal lunedì al venerdì), c’è stato un momento di confronto con alcune famiglie migranti per spiegare le attività che si terranno negli uffici del Polo, gestito da Nco. Più tardi si ritorna in strada per raggiungere la chiesa Avventista, Tam Tam Basket e l’Associazione Culturale Musulmana dove Kasim, Imam della moschea che si trova nell’associazione, ha spiegato come un luogo di culto non è solo un posto per pregare ma è anche uno spazio in cui potersi confrontare, parlare dei propri problemi e cercare insieme delle soluzioni, dove sentirsi parte di una comunità.
Attraverso Il Pacco alla camorra e grazie al progetto “AgriCultura – Coltivare Diritti” lo scopo era anche diffondere una cultura della prevenzione e tutela della salute, per questo durante l’ultima tappa al Parco Laconi sono stati distribuiti, oltre ai panettoni, anche dispositivi di sicurezza ed era presente un’unità sanitaria mobile per sensibilizzare rispetto alla prevenzione di malattie infettive (Covid-19, malattie infettive e sessualmente trasmissibili).
“Agricultura – Coltivare Diritti” nasce dalla co-progettazione con la Regione Campania (interventi Su.Pr.Eme Italia e P.I.U. Su.Pr.Eme. finanziati con fondi AMIF e PON) e da una larga rete sociale promossa da Cidis in collaborazione con il consorzio NCO e altre organizzazioni del Terzo Settore insieme a Comuni, associazioni di categoria, sindacati, ASL e Università. Lo scopo del progetto è favorire la prevenzione, il contrasto e l’emersione di casi di sfruttamento lavorativo dei migranti in agricoltura attraverso un nuovo modello sociale e le azioni di uno staff specializzato di operatori sociali, mediatori linguistico culturali e animatori di comunità. Attraverso interventi multidisciplinari l’obiettivo è sostenere l’integrazione socio-lavorativa dei migranti con percorsi di autonomia economica e abitativa.
Napoli, 3 gennaio 2022