I consigli di lettura di Stranieriincampania per queste prossime vacanze

I consigli di lettura di Stranieriincampania per queste prossime vacanze

 

Sarà un’estate inconsueta, però la ridotta possibilità di spostamento aiuterà a recuperare qualche libro interessante. Come di consueto, la redazione di Stranieriincampania ha deciso di raccogliere per voi alcuni consigli di lettura.

Storia di un figlio. Andata e ritorno, Fabio Geda e Enaiatollah Akbari (Baldini+Castoldi, 2020)

L’autore di “Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari” ritorna nelle librerie proprio con il protagonista del suo famoso romanzo.  Enaiat questa volta accompagna il lettore nella seconda parte della sua vita. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l’amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante e la gioia enorme, inattesa, dell’incontro con Fazila. Un nuovo capitolo di una stori a che ha emozionato migliaia di lettori in Italia.

 

Lager 33, Lilia Bicec Zanardelli (Gruppo Albatros, 2019)

Un libro che rivendica il valore di testimonianza storica affinché sia monito per le future generazioni. Il Lager 33 si trova vicino a una cittadina del Nord della Bessarabia, Vittorio è un prigioniero di origine italiana che riesce a scampare miracolosamente all’esecuzione trovando riparo trovando riparo e nascondiglio nella casa di Maria Salcie e sua figlia Stefania. Tra quest’ultima e Vittorio sboccia un amore che verrà brutalmente interrotto da una nuova accusa di tradimento e il trasferimento dell’uomo in una prigione a regime di carcere duro dalla quale non c’è speranza di uscire vivo. 

 

Storiemigranti, Nicola Bernardi e Sio (Feltrinelli Comics, 2019)

Il fotografo Bernardi e il fumettista Sio sono andati nei centri di accoglienza della provincia di Imperia a scoprire le storie dei migranti ospitati. Le hanno raccontate con trentadue ritratti in fumetto e in fotografie: trentadue storie normali di ricerca di una vita nuova e migliore, per ricordare come, tutte le volte che sentiamo parlare di cento persone in una barca al largo delle nostre coste, stiamo parlando di tutti noi.

 

I ragazzi hanno grandi sogni, Francesco Casolo e Alì Ehsani (Feltrinelli, 2018)

Una storia emozionante e piena di speranza, quella del tredicenne Alì (il coautore del romanzo) che arriva in Italia dall’Afghanistan dopo un lunghissimo e drammatico viaggio e dopo aver detto addio all’amato fratello e a tutta la famiglia. Una storia di formazione per raggiungere il proprio posto nel mondo con i sogni, che in fondo, tutti noi abbiamo: l’amicizia, l’amore, l’accettazione. 

La linea del colore, Igiaba Scego (Bombiani, 2020)

Scego è una delle scrittrici italiane afrodiscendenti più nota. La linea del colore, finalista al Premio Napoli 2020, è un romanzo nel quale inseriscono testimonianze sul presente e sul passato: il colonialismo, la schiavitù, il razzismo.  Ci racconta di un mondo (quello degli inizi del XIX secolo) nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.

Semi di tè, Lala Hu (People, 2020)

Sullo sfondo dei mesi più terribili in Italia della pandemia di COVID-19 nel 2020, l’autrice – milanese di origini cinesi – racconta le esperienze dei sinoitaliani nell’affrontare l’emergenza. Tra fatti quotidiani ed eventi tragici, Lala Hu intreccia le storie di solidarietà di persone diverse (un attore, un medico, un intellettuale, una volontaria). Uno spaccato variegato e poco conforme agli stereotipi in cui i protagonisti individuano nuove forme di partecipazione e collettività, interrogandosi sulla propria identità e sul proprio ruolo nella società. 

Genocidio in Libia. Le atrocità nascoste dell’avventura coloniale italiana, Eric Salerno (Manifestolibri, 2019)

Sull’onda lunga delle proteste del Black Lives Matter e sul dibattito sulla rimozione di statue che ricordano un passato a tinte fosche, è tornato (forse troppo brevemente) al centro del discorso pubblico il passato coloniale del nostro paese. Il libro del giornalista Eric Salerno traccia una linea tra il passato coloniale italiano in Libia e i suoi crimini e la situazione attuale del paese nord africano, in un testo giornalistico recentemente rivisto ed ampliato. 

 

Fra-intendimenti, Kaha Mohamed Aden (Nottetempo, 2010)

Un libro di qualche anno fa ma che vale la pena di recuperare. Nel 1986, Kaha Mohamed Aden abbandona Mogadiscio per sfuggire alla violenza della guerra che avrebbe sconvolto la Somalia. Nel suo testo, l’autrice ci racconta due tipi di esperienza del conflitto: la guerra civile, da un lato, i pregiudizi che la accolgono una volta arrivata a Pavia, dall’altro. In Italia la aspetta un nuovo mondo di uffici immigrazione ed esclusione, in cui il nero è il colore della prostituzione. A una Somalia di famiglie allargate, di matriarche, di anziani saggi e di animali parlanti risponde così un’Italia di contraddizioni, burocrazia e ambigua ospitalità.

Allergica al pesce. Hakuna matata, Ndeye Fatou Faye (S4M, 2019)

L’autobiografia ironica di Ndeye, detta anche Andy, nata in provincia di Venezia 22 anni fa da genitori senegalesi. Così presenta il suo testo: “”Ma chissà perché fatalità proprio il pesce! Sono allergica al primo alimento del Senegal, paese delle mie origini… Questo libro sarà un diario di storie; ne ho scritti diversi nella mia vita, ma ho sempre lasciato perdere dopo qualche storia. […] Questo libro sarà fatto di racconti, ricordi, flashback, di un passato che ha segnato il mio presente. Questo sarà un viaggio, il mio viaggio, un viaggio alla scoperta di cos’ero e di cosa voglio diventare. […] Era un periodo di transizione, stavo capendo, anzi, non stavo capendo niente. E visto che non avevo capito nulla, ho deciso di partire, da sola per il Senegal… Un viaggio che auguro a tutti gli italiani come me, di seconda generazione, che da sempre hanno a che fare con due culture, soprattutto in un periodo di forti migrazioni come questo. Buona visione”. 

 

 

 

6 agosto