Great di nome e di fatto. I suoi record saranno italiani

 

L’assurda storia di Great Nnachi, atleta nata a Torino da genitori nigeriani il cui record italiano nel salto con l’asta non era stato riconosciuto per via della sua cittadinanza non ancora ottenuta, è giunta a un punto di svolta. 

Lo scorso 30 aprile, Great aveva battuto il record italiano outdoor di salto con l’asta per la sua categoria: 3.70 metri, battendo un primato che resisteva dal 2012. Ma pur essendo nata in Italia 14 anni fa, pur avendo sempre vissuto in Italia, pur essendo tesserata al Cus come atleta “equiparata” la federazione nazionale di atletica aveva inizialmente tergiversato nel riconoscere negli annali il risultato, proprio per via del suo essere considerata ancora “straniera”.

Per la legge italiana non può ancora definirsi cittadina italiana dovendo aspettare il compimento dei 18 anni per poter fare richiesta di cittadinanza. 

L’interessamento del mondo dello sport, a cominciare dal presidente del Coni Giovanni Malagò, ha però smosso la situazione.

Il Consiglio federale della Fidal, venerdì 24 maggio, ha varato una modifica alle norme, decidendo che i record cadetti e allievi vengano riconosciuti anche per gli atleti non italiani a patto che questi siano tesserati per una società italiana, che siano residenti in Italia e che frequentino le scuole nel nostro paese.

È una piccola vittoria per Great ma un passo in avanti per le migliaia di “nuovi italiani” che per la sola “colpa” di essere nati in Italia ma da genitori stranieri incorrono in notevoli limitazioni burocratiche, senza poter dare il proprio contributo – anche sportivo – al paese che considerano la propria patria in attesa dei lunghissimi tempi della cittadinanza.