Eurostat, aumentano le richieste di protezione internazionale in Europa ma calano in Italia

Eurostat, aumentano le richieste di protezione internazionale in Europa ma calano in Italia

 

Secondo una ricerca diramata da Eurostat, l’istituto statistico dell’Unione Europea, nel 2019 sono stati 612.700 i richiedenti protezione internazionale registrati negli stati membri, un aumento del 12 per cento rispetto all’anno precedente.

La maggior parte dei richiedenti inoltra la propria domanda di protezione in Germania (che conta quasi un quarto delle applicazioni totali dell’Unione Europea, il 23%), seguono Francia e Spagna (20 e 19%). L’Italia si attesta al quinto posto, con solo il 5,7% di richieste sul totale europeo, pari a 35mila persone. Un numero che sembra ancora più esiguo se si rapporta alla popolazione totale del paese: il numero di richiedenti protezione umanitaria è infatti di 580 migranti per milione di abitanti, molto lontano da quanto avviene a Cipro (14.495 persone su milione di abitanti), Malta (8.108), Grecia (6.985) e Lussemburgo (3.585).

Se in gran parte degli stati europei si è registrato lo scorso anno un aumento anche imponente delle richieste (nella sola Spagna queste sono aumentate del 118%), fanno eccezione Austria, Germania e Italia dove sono diminuite più o meno drasticamente: nel nostro paese la diminuzione delle richieste arriva al 34%, ovvero 18.400 in meno rispetto al 2018.

A livello europeo, nel 2019 sono stati siriani e afghani i maggiori richiedenti, rispettivamente al primo (74.400 richieste) e al secondo posto (52.500). Seguono quest’anno i venezuelani con 44.800 richieste, che salgono dal 5° posto del 2018 al terzo probabilmente a causa della crisi politico-istituzionale scoppiata nel paese latinoamericano.

In Italia le popolazioni richiedenti più rappresentate sono invece il Pakistan, 7.300 domande ovvero il 21% del totale, El Salvador (2.500, 7%) e Perù (2.500, 7%). Un quadro eterogeneo e molto diverso dal resto dell’Unione Europea. 

Interessanti il caso degli apolidi, che risultano al terzo posto come gruppo richiedente in Danimarca, e al secondo posto in Svezia.