E’ nata M-APP!

E’ nata M-APP!

È nata M-App! M-App è un’applicazione per cellulare dove trovare e consultare tutta l’offerta napoletana di servizi specialistici e non specialistici rivolti alla popolazione migrante e con background migratorio. Da dicembre 2020 è scaricabile da Play Store (https://play.google.com/store/apps/details?id=it.iuav.M_App&gl=IT) su tutti gli smartphone Androide e nei prossimi mesi sarà disponibile anche per gli iPhone.
Stranieriincampania ha incontrato Roberta Pacelli che ha illustrato la nuova App e ha risposto ad alcune curiosità sul nuovo strumento e sul progetto Fami CapaCity Metro.

Buon pomeriggio Roberta, ci puoi dire a chi si rivolge M-App?

M-App si rivolge principalmente ad operatori dei servizi e amministratori locali. È concepita come strumento di conoscenza e consultazione ma anche come strumento utile per mettere in contatto attori diversi del pubblico e del privato sociale. Tuttavia non escludiamo che M-App possa essere utilizzata anche direttamente dai cittadini in cerca di servizi.

Quali tipo di informazioni trovo se apro M-App?

Se apri M-App trovi innanzitutto informazioni georeferenziate che significa una mappa della città metropolitana di Napoli con dei segnaposto che indicano la presenza di un servizio (non è molto diverso dalle mappe di altre applicazioni famose per cercare hotels e ristoranti). Selezionando con il dito il marcatore accedi a tutte le informazioni utili a sapere cosa si fa in quel posto e come metterti in contatto con l’ente erogatore.
È un sistema veramente semplice, una volta aperta M-App ci vuole veramente un attimo a capire come usarla.

Come è nata l’idea di questa applicazione?

M-App diffonde ed ottimizza uno strumento già sperimentato con successo a Venezia dalla Cattedra Unesco SSIIM. L’idea è quella di provare a potenziare le opportunità presenti e ad intervenire sulle criticità dovute alla frammentarietà dell’offerta attraverso uno strumento tecnologico operativo di facile utilizzo per tutti.

Mi dicevi che M-App è parte di un progetto molto ampio, di cosa si tratta?

Si, M-app è parte di CapaCity-Metro Italia che è un progetto FAMI effettivamente molto ampio sia per durata (3 anni) sia per numero di partner coinvolti e diffusione geografica. A CapaCity-Metro lavorano oltre al DIARC Federico II e l’ente capofila Cattedra Unesco SSIIM anche i politecnici di Milano e Bari e l’istituto di ricerca piemontese IRES. Poi ci sono gli enti pubblici coinvolti: il Comune di Napoli ha aderito, le città metropolitane di Bari e Milano sono partner insieme al Comune di Venezia.

Ma torniamo a M-App, come effettivamente avete sviluppato l’applicazione?

M-App ha richiesto un lavoro molto lungo di indagine(durato 2 anni) che ha permesso di costruire il database con le informazioni che sono confluite in un webgis (una mappa digitale). Abbiamo intervistato 120 enti su tutto il territorio metropolitano, abbiamo uniformato il lessico per migliorare la fruibilità, stiamo aggiornando i dati. La parte di progettazione software è invece in capo all’ente capofila.

Nei prossimi mesi CapaCity-Metro Italia sbarcherà (speriamo in presenza) a Napoli con la scuola itinerante di buone pratiche e contestualmente lancerà un forum online di discussione qualificata su tutte le questioni legate all’erogazione di servizi.
Stranieriincampania continuerà a seguire il progetto e vi aggiornerà sui prossimi appuntamenti.

Napoli, 15 marzo 2021