Decreto Flussi, c’è tempo fino al 31 dicembre per accedere

Decreto Flussi, c’è tempo fino al 31 dicembre per accedere

 

Il DPCM del 7 luglio scorso ha fissato le quote dei lavoratori stranieri che per l’anno 2020 possono fare ingresso in Italia per lavorare (o convertire il proprio permesso), 

Ricordiamo dunque che c’è tempo fino al 31 dicembre 2020 per presentare le domande. La procedura parte dalla richiesta del nulla osta per l’assunzione di un lavoratore extracomunitario da effettuare sul portale “Nulla osta lavoro” (raggiungibile cliccando qui).

Come ormai per quasi tutte le richieste online che riguardano la Pubblica amministrazione, è necessario il possesso dell’Identità SPID (avevamo spiegato come ottenerlo qui). Per assistenza in fase di compilazione, è possibile utilizzare l’ “Help desk” telematico .

Ma vediamo più nel dettaglio come saranno distribuite le quote quest’anno. Come per gli scorsi anni passati, il “decreto flussi” fissa una quota massima di ingressi di 30.850 unità. Una prima novità di quest’anno è l’introduzione a titolo sperimentale, per il settore agricolo, di una quota di 6.000 unità riservate a domande presentate dai datori di lavoro che fanno parte dalle organizzazioni datoriali indicate nel provvedimento (Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Legacooperative e Confcooperative). 

Altra novità è l’introduzione di 6.000 posti per ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione migratoria  con l’Italia.

Nella circolare inviata a inizio novembre dal Ministero del Lavoro si distribuisce quindi una prima tranche di quote tra le province, circa la metà del numero totale. Il secondo step prevederà un’analisi delle esigenze dei singoli territori.

Nello specifico sono state distribuite:

– 4.000 quote destinate agli ingressi nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e del turistico-alberghiero;

– 2.466 quote destinate alle conversioni in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e autonomo; 

– 6.500 quote nei settori agricolo e turistico alberghiero:

– 4.938 quote per domande presentate dalle associazioni datoriali.

In Campania notiamo una concentrazione di quote soprattutto nelle province costiere, a maggior densità abitativa e produttiva. Come prevedibile è la provincia di Napoli a rappresentare il territorio con più domande accoglibili: doppia infatti in quasi tutte le casistiche le due province immediatamente successive (Salerno e Caserta). L’unica eccezione è il caso dei permessi concessi per il tramite delle associazioni datoriali dell’agricoltura, in cui Terra di Lavoro ottiene quasi due terzi del totale delle quote. Di seguito la situazione completa.

Quote di conversione permessi di soggiorno in lavoro subordinato ed autonomo  

Quote di lavoro subordinato settori autotrasporto merci per conto terzi, edilizia e turistico alberghiero.

Avellino 13
Benevento 9
Caserta 98
Napoli 414
Salerno 112
Totale 646

Quote per l’ingresso di lavoratori non comunitari per lavoro stagionale/pluriennali

 

Quote per l’ ingresso di lavoratori stagionali /pluriennali nel settore agricolo su istanze presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro

Avellino 2
Benevento 1
Caserta 525
Napoli 125
Salerno 57
Totale 710

(La distribuzione totale delle quote provinciali per questa prima fase è disponibile qui e qui)

10 novembre 2020