Coronavirus, chiudono le moschee: intervista al portavoce della Comunità islamica di Battipaglia

Coronavirus, chiudono le moschee: intervista al portavoce della Comunità islamica di Battipaglia

 

 

Cresce l’emergenza coronavirus in tutta Italia e contemporaneamente aumentano le misure di sicurezza per prevenire il rischio contagio. Per evitare il diffondersi del virus serve grande senso di responsabilità e la collaborazione di tutti. Una bella risposta arriva dall’Ucoii, l’Unione delle Comunità Islamiche di Italia, che si è fatta promotrice di alcune iniziative degne di nota come la raccolta fondi per le aree colpite e l’invito a chiudere le moschee, invitando i fedeli alla preghiera da casa. Sono consentiti solo i funerali, purché a porte chiuse e con gli stretti familiari a distanza di sicurezza gli uni dagli altri. “Preghiamo Allah di debellare al più presto questo male e preservare il nostro paese – si legge nel comunicato – Porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie dei deceduti e preghiamo per i malati a cui auguriamo una pronta guarigione”. Stranieriincampania ha contattato Eugenio Mastrovito, portavoce della comunità  islamica di Battipaglia, che ha sospeso le proprie attività prima ancora degli ultimi decreti che hanno imposto misure ancora più restrittive. L’intervista  è stata realizzata venerdì 6 marzo, quindi prima del decreto regionale e quello nazionale che ha individuato nuove zone rosse.

 

Benvenuto su Stranieiriincampania, come avete accolto le disposizioni sul Covid19?

Dopo il decreto della Presidenza del Consiglio ci siamo attivati seguendo le indicazione dell’Ucoii. In seguito è arrivata anche la comunicazione del Segretario generale della grande Moschea di Roma che ha disposto l’interruzione delle attività nella giornata di oggi. Innanzitutto come cittadini muniti di grande senso civico e poi anche come fedeli, perché la solidarietà e l’attenzione all’altro fanno parte dei dettami dell’Islam, abbiamo deciso di non tenere la preghiera di oggi e di interrompere comunque tutte le attività. Abbiamo comunicato la decisione anche alle altre associazioni del territorio, ieri sera intorno alle 22:30, anche la Moschea di Bellizzi si è adeguata alla normativa e ha diramato un comunicato, dichiarando sospese le attività fino al primo sabato di aprile, adeguandosi alla seconda parte del decreto.

 

Come vi muoverete nei prossimi giorni?

Valuteremo in seguito le ulteriori disposizioni, sulle conferenze ed i convegni che si terranno sia in luoghi pubblici che privati. Noi attendiamo per capire come procedere. Quindi anche le attività come l’insegnamento dell’arabo che si tiene la domenica è al momento sospesa. Ci sembrava dovuto e opportuno tutelare la salute dei nostri concittadini a prescindere dalla fede di appartenenza. Bisogna essere cauti e seguire quello che ci consiglia di fare chi è al timone in questo momento.

 

Come sta reagendo la comunità all’emergenza?

Nella stragrande maggioranza dei casi, rispetto a tutti i decreti e i provvedimenti che vengono presi dal Governo, si cerca di seguirli appieno. Parliamo di cittadini residenti nel comune di Battipaglia ormai da tantissimi anni che sono quasi tutti genitori.

 

 

Siete in contatto con altre comunità religiose del territorio?

La notizia di oggi era che anche il Tempio Sikh di Battipaglia, che è un punto di riferimento nella piana del Sele perché raggruppa una comunità di fedeli con dei numeri importanti, ha deciso che da questa sera le attività sono sospese e sarà chiuso ai fedeli che di domenica arrivano da tutto il territorio per la preghiera collettiva. Anche da parte della comunità sikh c’è un segno di grande disponibilità. Di qualche ora fa è la notizia che anche la Conferenza dell’Islam italiana e l’Associazione islamica degli imam e delle guide religiose sono tutte in sintonia per mettere in campo un senso di responsabilità collettivo. Si era pensato di non chiudere, ma di continuare le attività rispettando le regole di sicurezza, magari organizzando delle turnazioni. Poi ci si è resi conto che sarebbe stato troppo difficile gestire quella situazione e quindi abbiamo operato in questo modo, che poi è la linea adottata in tutta Italia. Io tengo dei corsi di italiano per stranieri con il centro La Rada, abbiamo sospeso tutte le attività sia su Battipaglia che su Bellizzi per renderci utili al massimo e faremo del nostro meglio.

 

Può darci qualche informazione sull’iniziativa dell’Ucoii che già dai primi  giorni ha avviato una raccolta fondi per le comunità colpite?

L’iniziativa dell’Ucoii, che ha promosso questa raccolta fondi a livello nazionale, è per provvedere all’acquisto di beni di prima necessità, in questo caso si tratta di mascherine e altre cose utili. Le mascherine sono già state donate da altre comunità straniere, penso all’Ambasciata cinese in Italia. L’iniziativa nazionale dell’Ucoii tende ad andare in questa direzione: si cerca di rendersi disponibili su più fronti cercando di fare ognuno il proprio compito di buoni cittadini italiani e non, ma in ogni caso residenti in questo territorio e facenti parte di un Paese e di una collettività. C’è un sito si può donare tramite paypal o bonifico.

 

Le immagini della Mecca in questo momento sono rappresentative del momento

Le immagini della Mecca che girano su internet fanno abbastanza effetto. Vedere il centro della spiritualità islamica del tutto deserto fa molto effetto. E’ un immagine che resterà negli annali. Però penso sia dovuto a questo punto.