Coronavirus, a Napoli la comunità cinese distribuisce mascherine: “Siamo una famiglia, uniti contro il virus”

 

Lodevole iniziativa della comunità cinese di Napoli che è scesa in prima linea per prevenire il rischio contagio da coronavirus. Grazie alla collaborazione con la chiesa evangelica cinese di Pompei e con l’associazione “Gaowen qian nan”, alcuni volontari della comunità hanno distribuito in strada centinaia di mascherine: “Abbiamo avuto solo adesso la scorta di 6mila pezzi di mascherine e abbiamo iniziato a distribuirle nei dintorni, non solo ai cinesi ma a chiunque. Tutto gratis senza nessuna richiesta di soldi, tutto a spese nostre, della comunità cinese e della chiesa evangelica cinese – racconta Zhiqiang Wu portavoce della Comunità cinese di Napoli ai microfoni di Fanpage – In un mese abbiamo fatto tante azioni insieme ai movimenti antirazzisti. La mascherina per noi non è una semplice maschera, ma l’ultima linea di difesa contro il virus”.

Quella della comunità cinese vuole essere una risposta ai numerosi episodi di razzismo che si sono registrati in diverse parti d’Italia dopo la notizia dei primi casi di contagio nel nostro Paese. 

D’altronde a causa della disinformazione generale, molti negozianti di origine asiatica erano stati costretti ad abbassare le serrande perché non entravano più clienti. Proprio per questo il Ministero della Salute era intervenuto direttamente specificando che le merci provenienti dalla Cina non sono pericolose.

L’iniziativa però non si ferma solo a Napoli, come racconta lo stesso Zhiqiang Wu: “Dieci giorni fa, abbiamo saputo che l’ospedale Santo Stefano di Prato aveva mancanza di tute protettive, poi abbiamo saputo che c’erano carenze anche per l’unità di crisi della Regione Lombardia e abbiamo fatto arrivare dalla Cina e dalla Francia tutto il necessario. Appena sono arrivati i materiali a Napoli in poche ore abbiamo impacchettato, controllato e spedito tutto”.

In questo momento difficile per tutti, il rappresentante della comunità cinese chiude l’intervista con un bel messaggio di fratellanza: “Prima si diceva che il virus era lontano, era in Cina, ma con la situazione attuale il virus è qui. I cinesi e gli italiani sono un’unica famiglia, per questo dobbiamo essere uniti per combattere il virus”.

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