“Comprendere e comunicare le migrazioni”, corso per giornalisti

“Comprendere e comunicare le migrazioni”, corso per giornalisti

L’11 aprile alle 9.00, presso le Officine Gomitoli – Lanificio di Napoli, in Piazza E. De Nicola 46, ci sarà la giornata di formazione per giornalisti e operatori della comunicazione “Comprendere e comunicare le migrazioni”. Oggi, per chi fa informazione, assume sempre maggiore importanza essere in grado di raccontare in modo corretto il fenomeno migratorio e i fatti di cronaca che coinvolgono cittadini stranieri: è fondamentale per evitare distorsioni nella percezione dei fatti, fomentare l’intolleranza e il sedimentarsi di pregiudizi negativi nell’opinione pubblica. Su questo tema peraltro è stata anche stilata la cosiddetta “Carta di Roma”, un codice deontologico adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana sulla comunicazione concernente migranti, richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tratta.

La giornata di formazione dell’11 aprile, organizzata dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) nell’ambito del progetto Le nostre città invisibili, vuole fornire agli operatori dell’informazione gli strumenti necessari per raccontare in modo equilibrato le migrazioni, per reperire le giuste fonti e usare correttamente linguaggio e parole. Farà parte del corso la passeggiata interculturale Migrantour (iniziativa  interculturale già raccontata da StranieriInCampania): questa si terrà nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00, gratuitamente, per dare ai partecipanti la possibilità di approfondire sul “campo” le conoscenze teoriche.

La partecipazione è gratuita e l’iniziativa è accreditata presso l’Ordine dei Giornalisti. I giornalisti iscritti all’Ordine, partecipando al modulo teorico, otterranno 6 crediti formativi. Il termine ultimo per le iscrizioni è l’8 aprile 2019. È possibile contattare l’Ismu all’indirizzo ufficio.stampa@ismu.org o visitare la pagina del corso (a questo link) . I giornalisti possono iscriversi tramite la piattaforma SIGEF,  per gli altri operatori è necessario farlo via mail.