Cittadinanza e esame di italiano. Qualche chiarimento.

Cittadinanza e esame di italiano. Qualche chiarimento.

 

In questi ultimi giorni, molta polemica è nata intorno all’esame di italiano – necessario a richiedere la cittadinanza – del calciatore uruguaiano Luis Suàrez a causa di presunti favoritismi. Il disappunto nato attorno alla vicenda di cui si è interessata la Procura di Perugia deriva da quella che sembra una enorme differenza di trattamento tra uno sportivo ricco e famoso e decine di migliaia di “italiani senza cittadinanza”.

Nonostante varie proposte di legge, al momento in Italia vige il principio dello Ius Sanguinis: è italiano chi discende da cittadini italiani. Esistono però anche altre modalità per ottenere la cittadinanza, abbiamo chiesto ad Hasnae Guettaya – operatrice dello sportello Cidis di Caserta – qualche informazione in merito.

Ciao Hasnae. Grazie per averci nuovamente dedicato parte del tuo tempo. Potresti raccontarci come può un cittadino straniero che non ha ascendenze italiane può ottenere la cittadinanza?
In questo caso, ci sono due modalità per ottenere la cittadinanza italiana. Uno di questi è la cittadinanza per matrimonio ovvero quando un cittadino comunitario o extracomunitario sposa un cittadino italiano. Se sono trascorsi due anni dal matrimonio, o un anno nel caso abbiano figli, può presentare la domanda per la cittadinanza alla prefettura competente con una procedura online dal portale del Ministero dell’Interno. L’unico requisito per l’acquisizione di questa cittadinanza è una conoscenza della lingua italiana certificata da enti accreditati. Quella più difficile, invece, è la cittadinanza per residenza. I cittadini extracomunitari hanno bisogno di avere dieci anni di residenza ininterrotta in Italia, oltre ad un livello di reddito, che ovviamente aumenta considerevolmente nel caso in cui abbiano familiari a carico [qui le soglie di reddito stabilite dalla legge].


Dal momento della richiesta quanto tempo bisogna attendere?
Prima del Decreto Sicurezza l’attesa era massimo di due anni, con l’introduzione della nuova normativa sono diventati massimo quattro anni dal momento della presentazione della domanda.

Un tempo considerevole: 10 anni di residenza e 4 anni di attesa. Addirittura 14 anni.
Sempre nel caso in cui tutto vada bene…

Possiamo dire che il tempo sia un primo ostacolo, poi c’è la prova di italiano. Come funziona l’ormai famoso esame?
Diciamo innanzitutto che ad oggi sono esentati dall’accertamento delle competenze linguistiche le persone che hanno un permesso di soggiorno UE di un lungo periodo, o coloro i quali hanno terminato un ciclo di studio in Italia: chi non ha questi requisiti necessita di un attestato di conoscenza della lingua italiana di livello B1. Gli enti certificati alla verifica sono quattro: Università di Siena, Università di Perugia, Università Roma 3 e l’Istituto Dante Alighieri.

Cosa fa il Cidis per aiutare chi chiede la cittadinanza italiana e chi vuole fare il test di italiano?
Noi offriamo assistenza a tutti gli utenti interessati ad ottenere la cittadinanza. Dall’illustrazione dei requisiti e controllo dei documenti per la richiesta (bisogna essere molto precisi!), al supporto nella procedura telematica. Cidis organizza corsi di italiano e attiva sessioni di esame CVCL, in quanto ente accreditato dall’Università degli Stranieri di Perugia.


Immagino che l’esame di italiano non sia particolarmente semplice…
No, non è facile! Per superarlo bisogna avere una buona competenza della lingua italiana sia parlata che scritta ed è per questo che organizziamo numerosi corsi di lingua italiana,  alcuni dei quali peraltro partiranno a breve.

Se un nostro lettore fosse interessato?

Può contattare la sede di Caserta (caserta@cidisonlus.org e 0823444637).

Caserta, 24 settembre 2020