Citizen Journalism e auto-narrazione: iniziato a Napoli il laboratorio rivolto ai cittadini stranieri
E’ iniziato a Napoli il corso di “Citizen Journalism. Laboratorio di auto-narrazione” organizzato da Traparentesi Onlus in collaborazione con l’Associazione Kosmopolis e con la scuola di giornalismo Lelio Basso di Roma nell’ambito del progetto Impact Campania.
Il corso, completamente gratuito per i partecipanti, è articolato in cinque moduli che prevedono lezioni frontali e laboratori pratici, tenuti da giornalisti ed esperti della comunicazione. Il laboratorio, rivolto a persone maggiorenni straniere o con background migratorio, fornisce gli strumenti primari affinché i partecipanti possano raccontare la propria realtà, le proprie esperienze e capirne la connessione con i processi culturali e politici dell’attualità. Il percorso si concentra sul patrimonio culturale dei partecipanti anche per approfondire il tema dei diritti umani nelle diverse aree del mondo. Il primo modulo “Tecniche di giornalismo multimediale”, tenuto dal giornalista e regista Massimiliano Carboni, ha visto la partecipazione di tredici persone provenienti da diverse aree del mondo: Senegal, Mauritania, Costa d’Avorio, Libia, Iran, Russia, Sri Lanka, Guatemala e Cile.
La prima lezione teorica in aula si è basata sull’apprendimento delle tecniche base di fotografia e di ripresa. Ampio spazio è stato dedicato anche alla figura del citizen journalist rispetto ai giornalisti di professione, così da permettere ai partecipanti di comprendere il ruolo che potrebbero ricoprire nel panorama dell’informazione in rete. Per fare questo, Massimiliano Carboni ha invitato la classe a riflettere sui mezzi che utilizzano per informarsi ed il primo è risultato internet il cui accesso è garantito a tutti attraverso il proprio smartphone. Infatti, la particolarità del corso consiste proprio nell’utilizzo dello smartphone come strumento di narrazione al servizio degli aspiranti reporter. Oltre a permettere di connettersi a internet, i moderni telefoni cellulari consentono sia di scattare fotografie sia di effettuare riprese audiovisive, rivelandosi uno strumento prezioso per il reporter che però deve comprenderne le potenzialità per poterlo sfruttare al meglio.
Un’altro aspetto su cui i partecipanti sono stati invitati a riflettere è il ruolo che i social network ricoprono nell’informazione, facendo spesso da intermediari tra i giornali online e il lettore. Infatti, secondo le ultime ricerche, la maggior parte degli utenti internet, sia italiani che stranieri, sta abbandonando l’homepage dei quotidiani per “accontentarsi” dei contenuti selezionati e distribuiti attraverso i social dalle testate giornalistiche. Senza dubbio i social hanno enormi potenzialità, ma anche grossi limiti e zone d’ombra, demonizzarli però non è utile, oltre che anacronistico, per questo il corso è partito dalla formazione di uno spettatore consapevole, capace di selezionare contenuti di qualità.
Il secondo giorno di corso è iniziato con una esercitazione pratica, in cui i partecipanti hanno sperimentato sul campo quanto appreso in aula. Nella centralissima piazza Dante, il gruppo è stato diviso in due squadre di lavoro che hanno simulato interviste ai passanti utilizzando diverse tecniche di ripresa e di intervista. L’altro esercizio è stato incentrato sulla narrazione della piazza attraverso foto scattate da angolazioni diverse. Poi, durante il pomeriggio, tutto il materiale raccolto è stato analizzato in aula con il docente.
Stranieriincampania seguirà lo svolgersi del laboratorio che si chiuderà con un video reportage che sarà pubblicato sul nostro sito. Nell’attesa vi proponiamo una gallery di foto scattate durante le prime due giornate. Il corso sarà interamente replicato a inizio 2020 con la stessa divisione in moduli. Chi intende partecipare può farlo compilando un breve questionario disponibile a questo link appena saranno riaperte le iscrizioni a gennaio.
Foto: Francesco D’Elia