Ciclo di Webinar “Razzisti a parole, hate speech e incitamento all’odio razzista nei social”
Tutti, forse anche chi non ha visto il film Matrix, conosciamo la scena di quando Morpheus fa la famosa domanda a Neo sulla pillola rossa e la pillola blu. Per dovere di cronaca, la pillola blu non serve per quello a cui state pensando. Comunque, in sintesi, una ti fa vedere come funzionano le cose, l’altra ti fa vivere senza questo peso. Purtroppo nel film Neo non prende la decisione di prendere entrambe le pillole, chissà che sarebbe successo. Forse avremmo avuto un bel film al posto di Matrix. Ma lasciamo stare.
Che senso ha parlare di Matrix per descrivere un ciclo di webinar dal titolo “Razzisti a parole, hate speech e incitamento all’odio razziale nei social”? Perché in due mesi (e speriamo basta) di quarantena abbiamo forse sperimentato un’immersione, per la quasi totalità del giorno, in un universo parallelo tutto da scrollare, saltellando tra Instagram, Facebook, whatsapp, mail, YouTube, Netflix e spotifi (o come diavolo si scrive) che poteva sembrare la realtà virtuale di un romanzo distopico vecchio stile. Probabilmente siete tra quelli che come me, siete arrivati alla fase2 con un profilo TikTok.
Un flusso inarrestabile di informazioni, scambio di dati e monitor accesi senza soluzione di continuità tra vita privata e lavorativa. Abbiamo sperimentato, letto o fatto fatica a dimenticare post e foto violente, drammatiche e cariche d’odio verso qualcuno. La sensazione di essere spiati dalle finestre mentre si scendeva in strada, paura di essere fotografati e finire su qualche post.
In una società più virtuale di prima, come difendersi dal dilagante odio online? Come costruire un intervento sociale in un ecosistema digitale fortemente inquinato da fake news e discriminazione? Come operatori sociali che abitano questo ecosistema quale contributo possiamo fare per coniugare responsabilità lavorativa e cazzeggio privato?
Non lo sappiamo, proveremo a discuterne (ovviamente online) con degli esperti di settore in un ciclo formativo di 6 incontri. Con la speranza di mantenere viva un po’ di interazione da mondo-pre-covid, abbiamo immaginato piccoli gruppi di partecipanti e di fare 4 repliche del ciclo formativo così da consentire ai tanti possibili curiosi di partecipare.
Il programma è qui vicino (da qualche parte del vostro monitor, mentre scrivo non sono in grado di dirvi dove), esploreremo i sentieri attraverso i quali, sulle diverse piattaforme social, si diffondo messaggi divisivi, esplosivi e virali; andremo avanti in questo ecosistema digitale abitato da troll, flame, meme, influencer, clickbait, like e visualizzazioni a colpi di machete. Avremo modo di confrontarci su quale alternative ci sono per un uso responsabile, maturo e svolazzante di muoverci in questa forma di comunicazione solubile e instantanea. Può sembrare un argomento che appartiene ad un universo “altro” ma poi la cronaca e la giurisprudenza si arricchiscono di brutte storie con finali tragici e reali che iniziano con c’era una volta il cyberbullismo, c’era una volta il revenge porn e c’era una volta il bodyshaming. Scriviamone altre di storie, usiamo parole nuove.Chi ci guiderà in questo viaggio?
Alice Neglia: psicologa di base, esperta di comunicazione digitale in ambito culturale e commerciale di professione, da anni dà forma ad eventi aggregativi e formativi cross mediali. In grado di mettere in battuta cose molto diverse, è anche una bravissima dj (vinili, stile e roba seria). Vive a Padova ma abita nel mondo.
Rossana Graciela Apaza Clavijo: “i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo” se prendessimo per buona l’affermazione di Wittgenstein (e lo è) Rossana Apaza è la persona con meno confini al mondo. Grazie all’osservazione, lo studio e la passione per le molteplici possibilità che le parole offrono è probabilmente in grado di vedere lo spazio pluridimensionale. La cosa bella è che riesce a farlo vedere agli altri.
Massimo Gerardo Carrese: Fantasiologo. Come si diventa fantasiologhi? Dalla curiosità e dall’inquietudine personale, dal desiderio di scuotere le cose per vedere come sono fatte e per ricavarne dell’altro, scoprendo il possibile. Studioso di Storie e caratteristiche dell’immaginazione, della fantasia, della creatività. Si occupa di fantasiologia, studio interdisciplinare che approfondisce le differenze e gli aspetti scientifici, umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività per come intese nelle varie discipline e nella vita quotidiana.
Alla fine non vi servirà nessuna pillola rossa, blu o verde, ma solo occhi aperti e sale in zucca.
L’iniziativa fa parte del progetto IMPACT CAMPANIA ed è promossa dal Consorzio La Rada
La partecipazione è gratuita ma ad accesso limitato, per iscriversi è obbligatorio compilare il seguente modulo: https://forms.gle/37Yb8gebXRPxNk7k8È in corso l’accreditamento al CROAS Campania per crediti formativi e deontologici.
Per informazioni scrivere a formazione@consorziolarada.it oppure chiamare (in orari normali) il numero 3402231971 (anche whatsapp, anzi meglio)