A Napoli nasce il “Centro Culturale Handala Ali” nella storica bottega di via Candelora

 

Nasce a Napoli il “Centro Culturale Handala Ali”, un progetto in memoria dello storico esponente della comunità palestinese di Napoli, Ali Oraney, scomparso a settembre a causa del Covid19. Domenica scorsa, la sua bottega di via Candelora è diventata sede del centro, un modo per amici e conoscenti di ricordare le numerose iniziative a sostegno del popolo palestinese organizzate da Ali, che aveva fatto del suo bazar un posto accogliente dove in tanti si recavano anche solo per scambiare qualche parola.

Già il 29 settembre scorso, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, il Consiglio Comunale di Napoli ha voluto dedicare l’apertura della seduta alla memoria di Ali con un intervento del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha ricordato Ali per il suo “amore profondo per la Palestina” e “la sua sofferenza che lo univa a tutti i palestinesi: una sofferenza che rimarrà finchè non sarà riparata la ferita di questo popolo”. Nella stessa seduta, l’assessora Eleonora de Majo propose di riconoscere simbolicamente ad Ali la cittadinanza napoletana poiché, nonostante si fosse trasferito da 40 anni in città, non gli fu mai concessa la cittadinanza italiana: “Avrebbe avuto diritto a due cittadinanze ma la sua domanda per la cittadinanza italiana è stata sempre respinta a causa delle sue battaglie radicali per il popolo palestinese”.

Stranieriincampania ha fatto visita al nuovo Centro culturale dove ha incontrato la Vicepresidente dell’associazione di volontariato, Handala Ali, che ci ha raccontato di come Ali facesse parte “di quei palestinesi che nel 1967 sono stati cacciati dalle loro case” e di come, appena arrivato a Napoli ad inizi anni ‘80, si sia sempre dedicato alla causa palestinese ed altre cause a favore dei più deboli e degli oppressi”.

Dopo la sua scomparsa tutte le persone a lui vicine, insieme a quelle che per anni hanno collaborato con lui, hanno deciso di costituire questa associazione in suo onore. Un’associazione di volontariato a cui hanno aderito moltissimi studenti universitari che sentivano l’esigenza che la bottega di Ali continuasse a esistere. “Per questo abbiamo creato questo centro culturale – continua – dove si terranno attività e progetti per la Palestina, piano piano allestiremo la libreria per creare un punto di riferimento del Medio Oriente e speriamo di poter avviare delle collaborazioni con l’università, magari creando degli scambi culturali tra studenti italiani e palestinesi. In più, quello che si trova qui, come oggetti, saranno sempre cose provenienti dalla Palestina o prodotte da cooperative palestinesi per supportare progetti in Palestina, come gli ospedali”.

Per far fronte alle spese iniziali è stata lanciata una campagna di crowdfunding, sulla piattaforma Produzioni dal basso, un modo per sostenere uno “spazio che ha l’obiettivo di accogliere le iniziative sociali e culturali. In cui saranno realizzati progetti che faranno particolare attenzione alla narrazione storica della Palestina, con lo sguardo rivolto alla letteratura, alla cucina e alla musica tradizionale”.

Alla raccolta fondi ha voluto partecipare anche il fotografo Eduardo Castaldo, che ha donato delle stampe di suoi lavori dalla Palestina, dall’Egitto, ma anche dal set di Matteo Garrone.

 

 

Foto Centro Culturale Handala Ali/Facebook

 

Napoli, 23 dicembre 2020