Caserta, è morto Mamadou Sy attivista per i diritti dei migranti e presidente della comunità senegalese

Caserta, è morto Mamadou Sy attivista per i diritti dei migranti e presidente della comunità senegalese

 

“Poco fa, Mamadou Sy ci ha lasciati. Il Presidente dell’associazione dei Senegalesi di Caserta lascia un grande vuoto in tutti noi. Ha lottato fino alla fine e se n’è andato salutando con gli occhi e stringendo le mani di compagni e familiari riuniti attorno a lui. Mamadou ha conosciuto il centro sociale e il Movimento dei Migranti e rifugiati di Caserta quasi vent’anni fa, ed ha condiviso sempre, ogni giorno da allora, la lotta per i diritti di migliaia di fratelli e sorelle. Per questo, la sua morte oggi non è leggera come una piuma ma pesante come una grande montagna. 

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, comunicata dagli attivisti del Centro Sociale ex Canapificio. A seguito di una malattia improvvisa e letale, è venuto a mancare Mamadou Sy. Storico attivista per i diritti dei migranti in provincia di Caserta, protagonista di molte battaglie sul territorio, presidente dell’associazione dei senegalesi tra le più numerose in Campania e in Italia.

La sua morte ha turbato una comunità molto più ampia di quella quotidianamente impegnata per le rivendicazioni dei migranti, come testimoniano le centinaia di messaggi di cordoglio apparsi in queste ore online, a dimostrazione del carisma e del rispetto che Sy godeva in città e non solo.

“Oggi tutta la comunità perde un compagno instancabile, presente, coraggioso che ci ha insegnato a vivere senza pregiudizi e con grande umanità” prosegue il ricordo dell’Ex Canapificio.

Mamadou Sy aveva 61 anni ed era arrivato in Italia nel 2002. Dopo i primi anni di difficoltà e lavoro precario, diventò protagonista del movimento rifugiati della provincia di Caserta in collaborazione con tante realtà del territorio. Fu tra i primi ad accorrere sul luogo della strage di Castel Volturno. Negli ultimi anni è stato operatore del progetto di accoglienza Sprar della città di Caserta occupandosi dell’inserimento socio sanitario dei richiedenti asilo e rifugiati. L “uomo dal grande sorriso” è stato instancabile ponte tra culture e costruttore di dialogo contro pregiudizi e razzismo, impegnato fino ai suoi ultimi momenti, come testimoniano colleghi e amici di una vita.

Don Antonello Giannotti, presidente della Caritas Diocesana, ha sottolineato come egli abbia lavorato per la “convivialità delle differenze e la beatitudine dei poveri di spirito che vale per tutte le religioni”.  Commosso anche il ricordo del Vescovo emerito di Caserta Nogaro che con lui condivideva un’amicizia profonda “È volata altrove una persona meravigliosa, per i suoi nazionali e per me è stata una grazia di Dio”.

Anche il sindaco Carlo Marino ha voluto ricordare Mamadou: “Con la sua scomparsa perdiamo una persona di equilibrio, preziosa, non solo per la comunità che sapeva così bene rappresentare e per le tante iniziative e per le cause dei diritti che ha saputo affiancare. Mamadou era prezioso per l’intera città, ove necessita alimentare il terreno del confronto e del dialogo, piuttosto che quello dello scontro”.

La camera ardente si terrà oggi dalle ore 17 alle ore 20 presso il Palazzetto dello Sport messo a disposizione dal Presidente della Provincia Giorgio Magliocca, in via Medaglie D’Oro a Caserta, adiacente allo Stadio Pinto,. Tutta la comunità potrà così salutare Mamadou, prima del ritorno della salma in Senegal come da lui stesso richiesto.