Pare volgere positivamente al termine la questione delle sedi di Nero e Non Solo! ed Ex Canapificio a Caserta. L’amministrazione del Capoluogo ha infatti deciso di assegnare alle due organizzazioni attive nell’assistenza ai migranti e al Laboratorio Sociale Millepiani una porzione dell’Ex Caserma Sacchi,  ampio bene di proprietà Comunale di cui alcune aree sono utilizzate a fini amministrativi.

Obiettivo ultimo degli enti coinvolti è creare una “Casa del Sociale” da dedicare alla memoria di Mamadou Sy, storico attivista per i diritti dei migranti e presidente dell’associazione dei senegalesi casertani recentemente scomparso.

Già alla fine di ottobre è stato protocollato il “Patto di Collaborazione” tra gli enti coinvolti e l’ente comunale, secondo quanto previsto dal Regolamento cittadino per la gestione dei Beni Comuni, e nelle prossime settimane dovrebbero esserci gli ultimi definitivi passi di assegnazione degli spazi, con la firma dei contratti di fitto e l’istituzione formale della Casa del Sociale.

In attesa che ciò avvenga, il Comitato Città Viva ha organizzato per sabato 23 novembre dalle 10 alle 12 la prima mattinata di “Officina Creativa – alla scoperta e alla trasformazione del territorio” proprio all’ex Caserma Sacchi (in Via San Gennaro a Caserta). Nell’occasione, la cittadinanza potrà visitare le stanze e i luoghi che ospiteranno la nascente Casa del sociale accompagnati da una guida. L’iniziativa, realizzata dallo SPRAR/SIPROIMI di Caserta in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e patrocinata dal Comune di Caserta, è aperta e gratuita per tutti.

“Questo è lo spazio individuato dal Comune di Caserta per dare una nuova casa alle associazioni che da anni si impegnano per una Città migliore, dopo mesi e mesi di fatica e di lotta portata avanti anche in mancanza di una sede – comunica il Comitato Città Viva – Uno spazio per continuare a impegnarci per i diritti di tutti. Uno spazio per il Piedibus, per lo Sportello Per il Sostegno al Reddito, per il Progetto SPRAR e per tanto altro ancora.”