“Bangla”, a Bhuiyan il David come miglior regista esordiente

“Bangla”, a Bhuiyan il David come miglior regista esordiente

 

Phaim Bhuiyan, all’esordio con il film autobiografico “Bangla” si è aggiudicato venerdì 8 maggio scorso il premio come “Miglior regista esordiente” ai David di Donatello 2020.

Phaim Bhuiyan, nato il 31 ottobre 1995 a Roma, aveva già  ottenuto con Bangla il Nastro D’Argento 2019 come “Miglior Commedia”.

Il David di Donatello è un premio cinematografico italiano, assegnato dall’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano sin dagli anni 50 del ventesimo secolo ai film usciti nel corso dell’anno precedente. È considerato uno  dei più rilevanti del panorama italiano.

“Bangla” racconta di un giovane ragazzo di origine bengalese di 22 anni, Phaim, nato e cresciuto in Italia, nel quartiere romano di Torpignattara. Phaim passa le sue giornate tra la famiglia (composta da un padre sognatore, una madre molto tradizionalista ed una figlia prossima al matrimonio con un altro ragazzo bengalese), il lavoro da steward in un museo, le visite al suo amico pusher Matteo e la musica della sua band. Phaim conosce Asia, una giovane ragazza romana della quale si innamora. Con questo incontro Phaim si trova davanti a un bivio, seguire la famiglia in Inghilterra oppure restare in Italia con gli amici e il suo nuovo amore.

Nel cast del film si ritrovano anche Carlotta Antonelli (Suburra), Simone Liberati (La profezia dell’Armadillo) e Pietro Sermonti (Smetto quando voglio, Boris, Un medico in famiglia).

Nel corso della cerimonia, eccezionalmente senza pubblico in sala a causa dell’emergenza sanitaria, attori e registi hanno ricevuto i premi in diretta dalla propria abitazione. Questo l’elenco completo dei riconoscimenti:

Miglior film: Il traditore di Marco Bellocchio

Miglior regista: Marco Bellocchio, Il traditore

Migliore attore protagonista: Pierfrancesco Favino, Il traditore

Migliore attrice protagonista: Jasmine Trinca, La dea fortuna

Migliore attrice non protagonista: Valeria Golino, 5 è il numero perfetto

Migliore attore non protagonista: Luigi Lo Cascio, Il traditore

Migliore sceneggiatura originale: Marco Bellocchio – Ludovica Rampoldi – Valia Santella – Francesco Piccolo, Il traditore

Migliore sceneggiatura non originale: Maurizio Braucci – Pietro Marcello, Martin Eden

Miglior produttore: Groenlandia – Rai Cinema – Gapbusters – Roman Citizen – Con Rai Cinema, Il primo re

Migliore canzone originale: La Dea Fortuna (“Che Vita Meravigliosa”)

Migliore musicista: L’orchestra Di Piazza Vittorio – Il Flauto Magico Di Piazza Vittorio

Miglior regista esordiente: Phaim Bhuiyan, Bangla

Migliore autore della fotografia: Daniele Ciprì, Il primo re

Miglior scenografia: Dimitri Capuani, Pinocchio

Miglior costumista: Massimo Cantini Parrini, Pinocchio

Miglior truccatore: Dalia Colli – Mark Coulier (Trucco Prostetico), Pinocchio

Miglior acconciatore: Francesco Pegoretti, Pinocchio

Miglior montatore:Francesca Calvelli, Il traditore

Miglior suono:Presa diretta – Angelo Bonanni, Microfono – Daniele D’Onofrio, Montaggio –  Mirko Perri, Mix – Michele Mazzucco –  Il primo re

Migliori effetti speciali visivi: Theo Demeris – Rodolfo Migliari, Pinocchio

Miglior documentario di lungometraggio: Selfie di Agostino Ferrente Citizen

David giovani: Stefano Cipriani, Mio fratello rincorre i dinosauri

Miglior cortometraggio: Inverno di Giulio Mastromauro 

David dello Spettatore: Il primo Natale di Salvatore Ficarra e Valentino Picone