Anthony X: vita di un giovanissimo youtuber italo-messicano, tra cucina, origami e dad

 

Stranieriincampania accoglie oggi un ospite molto speciale, probabilmente il più giovane mai comparso sulle nostre pagine: Anthony, nato a Napoli 9 anni fa da padre italiano e madre messicana. Anthony subito dopo il lockdown ha deciso di aprire un proprio canale YouTube dove mostra i suoi video di cucina messicana e dei video tutorial di origami. Il suo racconto corrisponde alla storia di tanti suoi coetanei, nativi digitali, che hanno affrontato la quarantena tra didattica a distanza e ricerca di spazi di gioco e di divertimento. Ma partiamo dall’inizio.

Come abbiamo detto Anthony è nato a Napoli, poi ha seguito i genitori in Messico per altri due anni dove inizia anche ad andare a scuola, in questo periodo tornava a Napoli solo per le vacanze da trascorrere con la famiglia del padre. Dopo un periodo in Italia, torna prima a Città del Messico per un anno, poi dopo una breve tappa negli Stati Uniti la famiglia si trasferisce a Cancun per circa tre anni “un paese tutto esclusivo, dove avevo tantissimi amici e una scuola bellissima dove mi trattavano benissimo”. Due anni fa è tornato definitivamente in Italia dove quest’anno ha concluso con successo la quarta elementare.

Prima di parlare di lui e delle sue passioni, Anthony decide di farsi portavoce di tutti i bambini lanciando un messaggio molto importante: “Noi abbiamo un parco giochi vicino casa, dove adesso stanno facendo dei lavori di ristrutturazione, ma io ho una sorellina piccola e posso dirti che quelle giostre che stanno montando non sono per lei. Vorrei che mi ascoltassero gli adulti perché ci sono due problemi a Napoli: l’inquinamento e i diritti dei bambini. L’inquinamento avviene perché gli adulti, sia uomini che donne, fumano sempre e ogni volta, anche se c’è un cestino ad un centimetro di distanza, loro buttano le cicche a terra. C’è quasi un tappeto di sigarette nel parco. Sui diritti dei bambini, quello che voglio dire è che per i bambini piccoli non c’è molto, la maggior parte delle cose sono pensate per i più grandi, come i campi di basket e le strutture per arrampicarsi. Ci vorrebbero più spazi per i piccoli, più ludoteche, loro invece voglio mettere solo delle panchine, ci vorrebbe un’area attrezzata per bambini con degli scivoli, delle altalene e dei percorsi giochi. Sembra che i bambini non esistono, è un pianeta pensato solo per gli adulti”. 

Un appello che Stranieriincampania rilancia volentieri e che ben spiega come anche questa generazione, che molti dicono attratta solo dalla tecnologia, in realtà necessiti di spazi all’aria aperta. Soprattutto i bambini che vivono in città sentono la mancanza di giardini e parchi giochi, che oltre ad essere realizzati, necessitano di manutenzione e di sorveglianza.   

Dopo questo appello, passiamo ad uno dei suoi hobby preferiti ed Anthony ci racconta di quando ha iniziato ad avvicinarsi alla cucina, chiedendo alla madre di spiegargli qualche ricetta semplice da poter eseguire da solo: “Cucinare è un’attività che mi permette di passare il tempo, per me è un gioco e mi diverte, anche se è facile e difficile allo stesso tempo – e aggiunge – Il fuoco lo accende ancora mia madre, a me lo lascia accendere solo con l’accendigas lungo, ma è bene che i bambini si facciano assistere da un adulto”. Dopo qualche esperimento Anthony ha deciso di condividere questa passione con i suoi amici in rete creando il suo canale YouTube “Anthony X”: “L’idea dei video è nata dal fatto che la mia maestra, sapendo che sono messicano, mi ha mandato una foto del guacamole fatto da lei. Il guacamole mi sembrava perfetto ma le tortilla chips erano troppo grandi, così vengono troppo dure e troppo grasse. Le tortilla servono a dare un po’ di croccantezza al guacamole e ad esaltarne il sapore. Da lì è nata l’idea di fare un video che ho fatto vedere prima al mio migliore amico e poi alla mia maestra a cui è piaciuto molto, così ho aperto il canale e l’ho caricato”.

Continuiamo a parlare di cibo, Anthony ci rivela qual è il suo piatto preferito messicano, ossia i tacos dorados, delle tortilla fritte con pollo, formaggio e verdure, mentre come piatti italiani gli piaccioni gli spaghetti con i lupini, rigorosamente piccanti, e la pizza diavola, sempre con salame piccante. “Quello che per i messicani è poco piccante agli italiani fa bruciare il petto e lo stomaco”, specifica con fierezza. 

Anthony è un vulcano di idee e di sorprese, la cucina non è la sua unica passione, infatti sul suo canale si possono trovare dei video in cui spiega come eseguire degli origami. Addirittura durante l’intervista si informa su come fare riprese in green screen per iniziare a registrare dei gameplay. L’idea degli origami nasce su consiglio del cugino che vive in Messico: “Mi ha detto che aveva degli amici che volevano iscriversi al mio canale, ma non capivano l’italiano, così ho deciso il soggetto del video e ho realizzato un tutorial, tutto in spagnolo, su come preparare un regalo per el dìa del papá (la festa del papà), che in Messico si festeggia la seconda domenica di giugno. Quello è stato il video più difficile fatto fino ad ora, ci ho messo una settimana ad imparare a farlo”. 

Tra le altre passioni scopriamo che ad Anthony piace il basket e nell’ultimo periodo ha scoperto anche la lettura in un modo che alle vecchie generazioni potrà sembrare poco consono ma che si è dimostrato ugualmente efficace: “Stavo guardando i video di uno youtuber che stava parlando di un libro con una trama horror e vorrei prenderlo”. Come se non bastasse, Anthony ama anche la musica che ha scoperto a scuola suonando il flauto, finché la madre non lo ha iscritto ad un corso di pianoforte: “Non saprei dire qual è il mio genere preferito, ascolto il rock e mi piace la musica quella come dei film horror. Prima ascoltavo musica pop tipo Rescu Me degli OneRepublic, ma adesso ascolto anche l’hip pop e il reggeaton”.

Passiamo a parlare di scuola e allora ci racconta di come i suoi compagni di classe gli siano mancati tutti, o quasi, in particolare uno dei suoi migliori amici, di origini russe, a cui ha mandato i suoi video in anteprima per sapere cosa ne pensasse, visto che anche lui ha un suo canale YouTube dove condivide i suoi gameplay. Poi gli abbiamo chiesto come sia stato affrontare la didattica a distanza: “Peggio che a scuola, perché ci hanno dato più compiti del solito. Anche se stavo a casa, la mattina dovevo svegliarmi presto, lavarmi, vestirmi e mettermi davanti al computer.  Prima dovevamo sentire la lezione che poteva durare anche due ore e poi dovevamo fare i compiti. In tutto questo non potevo neanche vedere i miei amici”.

Successivamente, gli chiediamo come ha preso la fine del lockdown e come è stato uscire di casa dopo tanto tempo: “Anche se dovevo solo buttare la spazzatura, avevo le lacrime agli occhi, non ci potevo credere. Quando mi hanno detto se volevo uscire, ho detto ‘mamma non scherzare dai’. Poi siamo andati e quando alla fine sono tornato a casa mi sono messo di nuovo a piangere per l’emozione”.  

Stranieriincampania ringrazia Anthony e la sua bellissima famiglia per la disponibilità a questa intervista che offre numerosi spunti di riflessione soprattutto sul ruolo della tecnologia nella crescita delle nuove generazioni. Per Anthony è ancora tutto un gioco, come è giusto che sia per la sua età, questo anche grazie ad una famiglia che è molto attenta a coniugare la passione del figlio per la rete ed i social con numerose altre attività. 

Vi lasciamo con la ricetta del guacamole di Anthony.

Napoli, 15/7/2020