Ambiente e moda, scade il 4 maggio la partecipazione al Premio Mani Tese per il Giornalismo Investigativo e Sociale

Ambiente e moda, scade il 4 maggio la partecipazione al Premio Mani Tese per il Giornalismo Investigativo e Sociale

 

Mani Tese, organizzazione che da oltre cinquant’anni si batte per la giustizia sociale, economica e ambientale nel mondo, ha indetto l’edizione 2020 del “Premio Mani Tese per il Giornalismo Investigativo e Sociale”.

Giunto alla seconda edizione, il concorso vuole sostenere la produzione di inchieste e reportage (in formato libero) sugli impatti dell’attività di impresa dell’industria tessile sui diritti umani e sull’ambiente.

La partecipazione è aperta a giornalisti indipendenti e freelance, anche non iscritti all’Ordine dei giornalisti e dei pubblicisti, indipendentemente dalla loro età e nazionalità.

Una giuria tecnica selezionerà quindici progetti finalisti; da questi, una giuria di esperti sceglierà i cinque vincitori.

La giuria di esperti è composta da professionisti del settore e giornalisti di rilevanza nazionale, tra gli essi: Federica Angeli, cronista del quotidiano La Repubblica nota per le sue inchieste sulla mafia nel Lazio per le quali vive sotto scorta, Tiziana Ferrario, storica giornalista della Rai e inviata di guerra, Riccardo Iacona, conduttore di Presa Diretta su Rai 3, Gad Lerner, già direttore del TG1 e del TG La 7 e collaboratore di La Repubblica, Francesco Piccinini, direttore di fanpage.it, Stefania Prandi, giornalista con Al Jazeera e El Paìs per le quali ha raccontato questioni di genere, diritti umani e ambiente.

È possibile concorrere entro il 4 maggio 2020 compilando un form di iscrizione (reperibile qui) allegando un progetto di inchiesta  e una biografia.

Durante la cerimonia finale, che dovrebbe tenersi a Milano presso la Fondazione Feltrinelli (ma le cui modalità potranno essere modificate per via della emergenza in atto), verranno assegnati i premi fino a un massimo 10.000 euro necessari a coprire le spese di realizzazione dell’inchiesta.

Ferme restando nuove disposizioni, i vincitori avranno 120 giorni dalla premiazione per realizzare le proprie inchieste. 

Il Premio si inserisce all’interno del progetto “Cambia Moda” Dalla Fast Fashion a una filiera tessile trasparente e sostenibile”, realizzato da Mani Tesi con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Il progetto si concentra sui cambiamenti epocali legati all’esplosione del fenomeno della “fast fashion” ovvero la produzione di numerosi collezioni di moda – da parte soprattuto di catene internazionale di abbigliamento – composte da pezzi a prezzi molto contenuti. In queste produzioni, dal costo ambientale altissimo (per produzione di CO2, utilizzo di prodotti chimici e ingenti quantità d’acqua), sono impiegate soprattutto donne, spesso in condizioni salariali e di lavoro che rasentano la schiavitù, con numerosi pericoli di molestie, discriminazioni e della salute degli operai.

Per maggiori informazioni sul è possibile consultare il regolamento e contattare advocacy@manitese.it.