A Napoli si festeggia il Den Pobedy

Il 9 maggio rappresenta per i popoli dalla ex Unione Sovietica una data storica estremamente significativa per ricordare la vittoria delle truppe sovietiche sul nazi-fascismo e la fine della II guerra mondiale, in occasione della quale è organizzata una giornata commemorativa denominata “Den Pobedy” in lingua russa, “Giorno della Vittoria”.
L’evento coinvolge anche i migranti della diaspora provenienti dai paesi dell’ex Unione Sovietica che in diverse città italiane ed europee organizzano celebrazioni commemorative. Mentre a Mosca si sta svolgendo una imponente parata militare per ricordare i settantaquattro anni dalla vittoria, oggi pomeriggio a Napoli, dove il Den Pobedy è organizzato dal 2015, sia gli italiani interessati a conoscere la cultura e le tradizioni russe che i cittadini stranieri originari di questi paesi, prenderanno parte ad una serie di eventi commemorativi.

StranieriinCampania ha intervistato Svetlana Nesterenko, co-organizzatrice del “Reggimento Immortale” a Napoli e Campania dal 2016, coordinatrice ufficiale dell’evento dallo scorso anno, nonché presidente dell’Associazione culturale e sociale Aurora e responsabile del Consolato Onorario della Federazione Russa a Napoli.

Le celebrazioni, organizzate a Napoli con la collaborazione delle associazioni russofone e dei Consolati onorari russo e bielorusso, vedranno la partecipazione di molti immigrati residenti in tutta la regione e di ospiti provenienti da Roma e dalla Sicilia, località in cui le iniziative si sono svolte, invece, la scorsa domenica, il 5 maggio.

Si inizierà a piazza Bovio con canti e musiche tradizionali, a cui seguiranno una marcia lungo Corso Umberto e una celebrazione commemorativa nella chiesa Ortodossa Sant’Andrea Apostolo, dove sarà celebrata una liturgia in memoria dei defunti della grande guerra. La giornata terminerà con il “pranzo del soldato”, un momento simbolico nel corso del quale sarà distribuita ai partecipanti la zuppa di grano, pasto abituale dei soldati.

Questo evento è particolarmente significativo per i migranti provenienti dai paesi dell’ex Unione sovietica ha evidenziato Svetlana Nesterenko, in quanto rappresenta un momento per “mantenere e preservare la memoria e la storia” e per far conoscere alle seconde generazioni le tradizioni culturali dei paesi di provenienza. Svetlana conclude questo momento di condivisione con StranieriinCampania dicendo “I migranti che sono in terra straniera, per tanti motivi che conosciamo, hanno bisogno di ricordare, di recuperare le loro abitudini, le loro tradizioni, la loro storia e anche il mondo sociale, questo è molto importante per noi, così come unirci per ricordare i nostri morti e raccontare ai nostri figli la nostra storia!”.